Ritratti e storie

ResSources, l’associazione che preserva le specie patrimonio dell’umanità

In Canton Vaud, a Bretonnières, una trentina di volontari coltivano varietà antiche di ortaggi, frutta e piante medicinali a rischio di estinzione

  • 28 marzo, 17:30

ResSources

Insieme 23.12.2023, 19:40

Di: A.T/RSI Food

In Svizzera, esistono sforzi significativi per la conservazione di varietà antiche e locali di piante alimentari: organizzazioni e associazioni si dedicano alla raccolta, al mantenimento e alla promozione di queste varietà, contribuendo così a preservare la diversità genetica e culturale.

Senza diversità non c’è resilienza.
In caso di malattia, se abbiamo gli stessi ibridi, moriranno tutti, mentre se ci sono piante di diversi tipi, uno o l’altro resisterà. 

Véronique Battier, coordinatrice progetti “ResSources”

È il caso di ResSources, un’associazione nel Canton Vaud con una trentina di volontari, che lavora per riprodurre e coltivare antiche varietà di ortaggi, frutta e piante medicinali, portando avanti così la coltivazione di piante e semi tradizionali che fanno parte del patrimonio dell’umanità.
A Bretonnières, su oltre un ettaro di terreno, a 700 metri di altitudine, centinaia di piante diverse, spesso atipiche e dal sapore ineguagliabile, vengono selezionate, seminate e coltivate, affinché si adattino gradualmente alle condizioni locali.

Come vengono coltivati i semi di varietà antiche

Qui a ResSources, uno degli esempi del frutto del lavoro di selezione da una generazione all’altra di agricoltori, è la coltivazione dei semi di bietola a coste provenienti da varietà antiche, geneticamente molto diverse dai famosi ibridi F1, piante ottenute dall’incrocio tra due varietà per ottenere caratteristiche performanti nel mondo produttivo agricolo, che oggi rappresentano l’80% del mercato.
I semi provenienti da varietà antiche sono riproducibili e coltivabili: la pianta si porta a maturazione, se ne recuperano i semi per poi riseminarli, cosa che non si può fare con gli ibridi.
«Sono gli esemplari più belli, li lasciamo crescere per fare i semi, e poi raccoglieremo e pianteremo di nuovo, facendo così avviene una selezione naturale, in modo che rimangano quelli più adatti al clima, che poi diventano sempre più resistenti, sempre più belli, sempre più grandi.

È un ruolo da custode il mio, mi assumo volentieri questa responsabilità, anche se è pesante: quando ci occupiamo di una varietà, significa che è a rischio di estinzione, e se non si riesce a riprodurla abbastanza rapidamente, si rischia di vederla morire

Joel Vuagniaux, fondatore “ResSources”

L’importanza di preservare la biodiversità

La Svizzera vanta una ricca biodiversità nel suo mondo vegetale alimentare, diversità che non solo arricchisce la cultura gastronomica del Paese, ma contribuisce anche alla sua resilienza ambientale e alla sicurezza alimentare.

Le piante a rischio di estinzione - vittime della deforestazione, del cambiamento climatico e dell’attività umana - sono portatrici di una straordinaria diversità genetica. Molte delle piante in questione sono risorse alimentari e medicinali per comunità in tutto il mondo, fornendo, dunque, un’assicurazione contro la perdita di risorse vitali.

Il lavoro delle associazioni per sensibilizzare ed educare

La coltivazione di piante a rischio di estinzione offre anche un’opportunità preziosa per educare e sensibilizzare le persone sull’importanza della biodiversità e sulla necessità di conservare le specie minacciate. Attraverso progetti di conservazione e programmi educativi, è possibile coinvolgere le comunità locali e promuovere pratiche agricole sostenibili che favoriscono la conservazione della biodiversità.

Pro Specie Rara

Insieme 30.05.2020, 19:40

Correlati

Ti potrebbe interessare