Ambiente

Si può essere sostenibili continuando a mangiare carne?

In Svizzera mangiamo troppa carne: un’abitudine che non fa bene all’ambiente

  • 12 marzo, 17:30
Grigliata di carne
  • iStock
Di: Patrizia Rennis

Il sistema alimentare moderno è una tra le principali cause del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità e di sprechi. In Europa, un terzo dell’inquinamento ambientale causato dai consumi è imputabile al cibo. In questo contesto preoccupante la ricerca di soluzioni lungo tutta la catena alimentare è fondamentale e anche i consumatori, nel loro piccolo possono fare la loro parte. Sappiamo che una dieta vegetale ha un minore impatto ambientale rispetto a quella onnivora, molti però non riescono o non vogliono smettere di mangiare carne, ci siamo chiesti allora: è possibile seguire un modello alimentare più sostenibile pur continuando a mangiare carne?

51 chili, carne sotto accusa

Falò 21.01.2021, 21:05

Mangiamo troppa carne

Ogni anno in Svizzera si consumano in media 50 kg di carne a persona, quasi 150 g al giorno. Una quantità tripla rispetto la dose raccomandata Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV). Un consumo eccessivo che, oltre che sulla salute, ha un grosso impatto sull‘ambiente e sul clima, poiché la produzione di carne attuale genera grandi quantità di gas serra e consuma molta acqua. 

Impatto ambientale e sociale 

Per produrre carne serve molto mangime, mangime che in parte proviene dall’estero e che, per essere coltivato, occupa grosse superfici, causando il disboscamento delle foreste pluviali. Un fenomeno che ha anche impatto sociale sulla popolazione locale: i piccoli coltivatori vengono scacciati e la coltivazione di generi alimentari per il fabbisogno interno viene soppiantata, causando un aumento dei prezzi degli alimenti e acuendo la povertà. Inoltre l’uso di pesticidi inquina il suolo e causa problemi di salute.
Secondo la Società Svizzera di Nutrizione se in Svizzera si riducesse il consumo di carne, non sarebbe necessario importare né carne, né mangimi.

Entro il 2050, con diete più concentrate sui prodotti locali e di stagione e soprattutto con un minor consumo di alimenti di origine animale, potremmo liberare diversi milioni di chilometri quadrati di terra e ridurre le emissioni globali di CO2 fino a 8 miliardi di tonnellate all’anno.

WWF

Si può essere sostenibili continuando a mangiare carne?

Lo stile alimentare che grava meno sull’ambiente è quello improntato su prodotti esclusivamente vegetali, ma anche chi vuole continuare a seguire una dieta onnivora può fare delle scelte per alleggerire il suo impatto ambientale

  • Mangiare carne non più di 2 o 3 volte alla settimana per un massimo di 300 g a settimana, prediligendo produzioni rispettose, bio e locali. Il consumo di prodotti a base di carne trasformata come salsicce o affettati dovrebbe essere limitato a una volta alla settimana.

  • Variare gli alimenti proteici includendo, il più possibile, anche quelli di origine vegetale (legumi, frutta secca, tofu,… ).

  • Consumare anche le parti meno “nobili” e meno note dell’animale - come spezzatino, interiora, ossa,... - in modo che l‘animale macellato sia sfruttato interamente. 

Una dieta più rispettosa delle risorse, ricca di vegetali e con meno prodotti di origine animale (che si avvicina quindi alla famosa dieta mediterranea), rispetta meglio anche le raccomandazioni della piramide alimentare, adottandola quindi, oltre all’ambiente, ci si guadagna anche in termini di salute.

Il cibo di domani

Trend 06.12.2023, 22:00

Fonti:
Usav
wwf
Ufficio federale dell’agricoltura
https://www.agrarbericht.ch/



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