Tante verdure, una buona dose di proteine, un carboidrato complesso e un grasso buono: è questa una base solida per comporre un piatto bilanciato. Ma esistono ulteriori accorgimenti che possono contribuire a rendere pranzi e cene ancora più funzionali.
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Cosa significa creare un piatto funzionale?
Significa scegliere alimenti che, oltre a fornire i nutrienti di cui sono composti (proteine, carboidrati, grassi, minerali, vitamine, antiossidanti, etc.), contribuiscano anche a migliorare alcune funzioni dell’organismo. Tra queste, la digestione, l’assorbimento dei nutrienti e la capacità anti-infiammatoria e preventiva rispetto a diverse patologie, in particolare quelle legate a stati infiammatori. Quando gli alimenti vengono abbinati correttamente, le loro proprietà benefiche possono essere potenziate, con un impatto diretto sul benessere generale.
Tre esempi concreti
Ferro e vitamina C
Le proteine ricche di ferro – come carne, pesce, legumi e alcune verdure – dovrebbero essere accompagnate da una fonte di vitamina C per favorire l’assorbimento del ferro. È sufficiente una spruzzata di limone su un filetto di manzo o di sogliola per aumentare significativamente la biodisponibilità del minerale. In alternativa, è possibile aggiungere il succo di limone all’acqua da bere durante il pasto: ne basta una piccola quantità per ottenere benefici simili, senza alterare il sapore del piatto.
Beta-carotene e grassi buoni
L’abbinamento dell’olio extravergine di oliva con le carote favorisce l’assorbimento del beta-carotene, un pigmento appartenente ai carotenoidi che l’organismo converte in vitamina A nella sua forma attiva, il retinolo, fondamentale per la salute della pelle. Trattandosi di una vitamina liposolubile, il beta-carotene necessita della presenza di un grasso per essere assimilato correttamente. L’olio extravergine di oliva, così come l’avocado o le noci, rappresentano opzioni ideali.
Un esempio gustoso?
Carote grattugiate con noci tostate, feta sbriciolata, succo di limone e un pizzico di sale marino integrale: un mix che unisce sapore e benefici per la pelle.
Curcuma, pepe e grassi
La curcuma è nota per il suo contenuto di curcumina, una sostanza dalla potente azione anti-infiammatoria. Aggiungerla a piatti come curry o verdure saltate è una pratica già diffusa, ma per aumentarne la biodisponibilità è consigliabile associarla a pepe nero macinato fresco e a una fonte di grassi buoni. La curcumina, infatti, è liposolubile e viene assorbita meglio in presenza di grassi, mentre la piperina del pepe ne amplifica l’effetto. Un filo di olio extravergine d’oliva o di cocco e una macinata di pepe rendono la curcuma ancora più efficace. Un’alternativa interessante, soprattutto durante i mesi più freddi, è il cosiddetto Golden Milk, una bevanda calda dalle proprietà antiossidanti, anti-infiammatorie e immunostimolanti.
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L'imbroglio delle calorie
Patti chiari 24.03.2023, 21:10