Va all'asta su internet la storica medaglia d'oro vinta da Jesse Owens alle Olimpiadi di Berlino del 1936: una vittoria, quella dell'atleta nero degli Stati Uniti nato nel 1913, che all'epoca fece infuriare Adolf Hitler, impaziente di cogliere l'occasione dei giochi nella Germania nazista per dimostrare la presunta superiorità della razza ariana. Al termine della gara il dittatore tedesco non gli strinse la mano. Ma Jesse Owens, come ricordava lo stesso, fu vittima anche del razzismo in Patria: il presidente Roosevelt annullò il ricevimento previsto in suo onore.
L'Olimpiade di Berlino si trasformò in un'umiliazione per il partito nazionalsocialista, con un atleta di colore, figlio di un mezzadro e nipote di uno schiavo, che vinse quattro medaglie d'oro: il 3 agosto 1936 vinse i 100 metri, il 4 agosto il salto in lungo, il 5 agosto i 200 metri e, infine, il 9 agosto la staffetta 4x100 alla quale non intendeva partecipare per lasciare spazio e gloria ad altri della squadra USA.
Una di quelle medaglie (l'unica ancora in circolazione visto che delle altre tre si è persa traccia) verrà battuta online il 7 dicembre. L'asta si è aperta il 20 novembre e ci sono già offerte per 230'000 dollari. Secondo SCP Auctions, che si occupa della vendita, il suo prezzo potrebbe arrivare ad almeno un milione di dollari.
A vendere la medaglia è la vedova del ballerino e star del cinema Bill “Bojangles” Robinson, amico di Jesse Owens. L'atleta scomparso nel 1980 gliela regalò come simbolo di amicizia e in segno di gratitudine per averlo aiutato a trovare un lavoro nel settore dello spettacolo al termine della carriera sportiva. Una magnifica avventura che verrà ricordata soprattutto per le quattro medaglie d'oro nell'atletica leggera vinte in una sola Olimpiade. Un record che rimase ineguagliato fino a Los Angeles 1984 quando Carl Lewis vinse quattro ori nelle stesse prove.
ANSA/Diem
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