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L’UE: “La Russia usa armi chimiche in Ucraina”

L’alto rappresentante per la politica estera, Kaja Kallas: “Dall’inizio dell’invasione ci sono stati oltre 9’000 casi di attacchi con armi chimiche proibite. Mosca vuole che Kiev si arrenda”

  • Ieri, 23:12
  • Oggi, 08:18
La responsabile della diplomazia UE Kaja Kallas ha evocato ulteriori sanzioni contro Mosca

La responsabile della diplomazia UE Kaja Kallas ha evocato ulteriori sanzioni contro Mosca in prospettiva

  • Keystone
Di: ATS/ANSA/AFP/joe.p. 

La UE denuncia il crescente uso di armi chimiche da parte dei russi in Ucraina: “Questi attacchi si stanno intensificando”, ha accusato l’alto rappresentante per la politica estera, Kaja Kallas. “È sorprendente - ha aggiunto - ma dall’inizio dell’invasione ci sono stati oltre 9’000 casi di attacchi con armi chimiche proibite. Lo dicono i servizi di intelligence di Olanda e Germania, e il fatto che stiano aumentando è preoccupante, Mosca vuole che Kiev si arrenda”.

Dall’inizio dell’invasione ci sono stati oltre 9’000 casi di attacchi con armi chimiche proibite. Lo dicono i servizi di intelligence di Olanda e Germania

Kaja Kallas, Alto rappresentante per la politica estera UE

I 27 però restano divisi sulle nuove sanzioni alla Russia. Bratislava ha nuovamente bloccato il severo pacchetto di misure che dovrebbe comprendere anche il price cap sul prezzo del petrolio e del gas russi. “Ma sono fiduciosa che raggiungeremo una decisione”, ha confidato Kallas, che ha aperto una nuova polemica con la Casa Bianca, auspicando che anche gli USA “condividano l’onere” del costo delle armi inviate a Kiev. La prima tranche è sui 10 miliardi di dollari.

Intanto il presidente americano Donald Trump, pur ribadendo di essere “deluso” da Putin, ha precisato in un’intervista alla BBC di non aver ancora “chiuso con lui”. Lo conferma in parte il lasso di tempo concesso (50 giorni) e la minaccia di dazi secondari al 100%, contro i 500% previsti in un disegno di legge bipartisan ora congelato.

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Dazi USA, la reazione di Mosca

Telegiornale 15.07.2025, 20:00

Il Cremlino, attento a non rompere con Trump, per ora fa melina, spiegando di aver “bisogno di tempo per analizzare ciò che è stato detto” dal presidente USA e che Mosca resta pronta “a continuare il dialogo” con Kiev. Putin per ora tace, mentre tutte le altre reazioni sono dure o sarcastiche.

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