Più incassi fiscali, meno spese e la crescita dell'economia hanno permesso al Tesoro statunitense di chiudere il 2013 con un rosso ben inferiore alle attese. Con 680,3 miliardi di dollari, il deficit federale è tornato ai livelli precedenti la crisi del 2008. Il disavanzo si è ridotto del 37,5% rispetto al 2012 facendo segnare la maggiore contrazione percentuale dagli anni Sessanta.
L’amministrazione Obama non si aspettava una tale flessione e prevedeva un disavanzo pari al 6% del prodotto interno lordo dopo il 7% del periodo precedente. I conti indicano invece che nel 2013 il rapporto si è fermato al 4,1%.
Nell'anno fiscale 2013 conclusosi il 30 settembre, ha reso noto mercoledì il Tesoro americano, il deficit federale è stato pari a 680,3 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 1.090 miliardi di dollari dell'anno precedente. Le entrate sono risultate pari a 2.777 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 2.450 miliardi del 2012. Da parte loro le spese sono scese da 3.540 a 3.450 miliardi.
ATS/Reuters/Diem