Ambiente

Faggi e querce più efficaci di pini e abeti per un clima più fresco

Scegliere gli alberi giusti è fondamentale per contrastare le ondate di calore (e il loro impatto su salute e consumi energetici)

  • Un'ora fa
Una foglia di quercia

Una foglia di quercia

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Di: ATS/M. Ang. 

L’effetto delle foreste sul clima dipende anche dalle specie che le compongono, con faggi e querce che, sotto questo aspetto, sono più efficienti di pini e abeti. È quanto emerge da uno studio internazionale guidato dal Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) pubblicato sulla rivista “Nature Communications”.

“Siamo abituati a pensare alle foreste solo come serbatoi di carbonio ma il loro effetto sul clima è più complesso”, afferma Alessio Collalti, responsabile del Laboratorio modellistica forestale presso l’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche di Perugia (CNR-Isafom), tra gli autori dello studio parte del progetto europeo Horizon Europe “ForestNavigator”. “Ma il loro effetto sul clima è più complesso: oltre a catturare CO2 atmosferica, le foreste influenzano la temperatura dell’aria e la sua umidità - dice, citato in una nota del CNR - così come la riflettività della superficie terrestre”.

La scelta delle specie può, quindi, modificare in modo significativo la risposta climatica del territorio. “Sostituire le conifere (come pini e abeti), con latifoglie (come faggio o quercia) - afferma Collalti - può ridurre la temperatura media massima giornaliera di luglio fino a 0,6 gradi. Una differenza di pochi decimi di grado può sembrare minima - commenta il ricercatore - ma durante le ondate di calore può fare la differenza in termini di salute pubblica, stress agricolo e domanda energetica”.

I risultati dello studio hanno implicazioni dirette per le politiche climatiche europee ed evidenziano che strategie di forestazione, come l’iniziativa che prevede di piantare 3 miliardi di alberi in più nell’UE entro il 2030, dovrebbero superare la logica puramente quantitativa e considerare quali specie piantare e dove, poiché non tutte le foreste apportano gli stessi benefici climatici.

Le foreste europee coprono poco più del 30% del territorio continentale

Le foreste europee sono considerate alleate fondamentali nella lotta al cambiamento climatico: coprono poco più del 30% del territorio continentale. In un’Europa che si riscalda sempre di più, lo studio dimostra che la scelta delle specie giuste è fondamentale: “Le foreste sono attori attivi del sistema climatico, capaci di amplificare o mitigare il riscaldamento a seconda di come vengono gestite”, conclude Collalti.

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