In un periodo in cui in molti pensano alle vacanze al mare, sta facendo parecchio discutere la notizia – proveniente da Ibiza – dell’avvistamento di serpenti nelle acque della famosa isola delle Baleari. Una news che non ha mancato di suscitare un po’ di preoccupazione tra i bagnanti e i vacanzieri, purtroppo accompagnata da qualche errore e da un po’ confusione. Cerchiamo quindi di fare chiarezza e di calmare le acque.

Serpenti invasivi a Ibiza
Serotonina 19.06.2025, 09:00
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Innanzitutto, in molti hanno riportato la notizia sottolineando – non senza una certa sorpresa – che i serpenti stessero nuotando nel mare. Una non notizia vien da dire, perché il fatto che alcuni serpenti siano in grado di nuotare e si spostino via acqua non è un avvenimento raro, anzi.
Di serpenti acquatici ed abili nuotatori ne esistono anche alle nostre latitudini, basti pensare ad esempio alla Natrice dal collare elvetica (Natrix helvetica), ben distribuita in tutta la Svizzera, e alla Natrice dal collare settentrionale (Natrix natrix), presente principalmente nella regione situata tra Zurigo e il Lago di Costanza. Entrambe ottime nuotatrici.

La tipica colorazione e la macchia a ferro di cavallo dietro la testa permettono di identificare il colubro ferro di cavallo
Oltre alla sorpresa – o meglio alla non sorpresa – dei serpenti acquatici, a creare confusione sul web è l’identità dei serpenti avvistati ad Ibiza. In molti hanno parlato di biacco (Hierophis viridiflavus), in pratica quello che in Ticino chiamiamo “scurzon”. Tuttavia, stando al resoconto degli erpetologi, il serpente in questione non è un biacco, bensì un colubro ferro di cavallo (Hemorrhois hippocrepis), una specie non velenosa che e non rappresenta un pericolo per l’essere umano.
Il colubro ferro di cavallo prende il nome dalla caratteristica macchia a forma di ferro di cavallo (o se preferite a “U”) dietro la testa e il suo corpo porta un disegno composto da macchie romboidali scure su fondo chiaro. Si tratta di un agile serpente che può superare i 150 cm di lunghezza, come quelli avvistati a Ibiza. Sebbene non sia per nulla pericolosa per l’uomo, si tratta di una specie che crea qualche grattacapo dal punto di vista ecologico.
Originario della Penisola Iberica e del Nord Africa, ma presente anche in Italia (Sardegna e Pantelleria), il colubro ferro di cavallo è un predatore che si nutre di lucertole, piccoli mammiferi, eccetera. Il suo habitat ideale è la macchia mediterranea e le zone rocciose ben esposte al sole.

Podarcis pityusensis, la lucertola endemica delle Baleari minacciata dal colubro
Questa specie non è endemica di Ibiza, ma è invasiva, cioè è stata introdotta accidentalmente a sull’isola a partire dai primi anni 2000 tramite il trasporto merci, in particolare con l’importazione di ulivi e altri alberi ornamentali. Da allora ha iniziato a proliferare e la sua presenza sempre maggiore sta creando importanti problemi alla fauna locale, in particolare ad una lucertola endemica dell’isola, la Podarcis pityusensis. Questa lucertola, un simbolo dell’isola, rischia l’estinzione a causa del colubro, un predatore per lei nuovo e contro cui non ha difese. Un dato negativo non solo per la lucertola in sé, ma anche per il ruolo chiave che questa lucertola gioca nell’ecosistema dell’isola: è una predatrice di insetti, favorisce l’impollinazione di molti fiori e interviene nella dispersione dei semi di molte specie vegetali.
L’esempio del colubro ferro di cavallo è l’ennesima conferma che la tematica delle specie invasive è un fenomeno globale, che non riguarda solo la Svizzera. Anche su suolo elvetico negli ultimi anni sono fiorite le strategie per cercare di contenere e limitare i danni provocati da calabroni asiatici, coleotteri giapponesi, cocciniglie dai filamenti cotonosi, tarli asiatici e chi più ne ha più ne metta.

Non sorprende quindi che anche a Ibiza si stiano cercando delle soluzioni per contenere la crescita degli effettivi di colubro ferro di cavallo: le autorità locali hanno infatti promosso una strategia di contenimento già dal 2016.
Nonostante gli sforzi, l’eliminazione completa del colubro ferro di cavallo dall’isola sembra essere una sfida molto difficile, data la sua ampia diffusione e la sua presenza a Maiorca e Ibiza rimane un esempio emblematico di come l’introduzione accidentale di una specie possa avere conseguenze ecologiche importanti.