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Il turismo degli acquisti pesa ancora sul commercio al dettaglio

Nei primi sei mesi del 2025 il settore registra una contrazione del fatturato pari all’1,9%

  • Ieri, 12:21
  • Ieri, 13:07
carrello della spesa

Un carrello della spesa

  • Immagine d'archivio Tipress
Di: ATS/Pa.St. 

All’inizio dell’anno in Svizzera la franchigia doganale è scesa a 150 franchi. Ma il turismo degli acquisti resta uno degli ostacoli con cui fa i conti il commercio al dettaglio elvetico. È quanto emerge dal rapporto della Swiss Retail Federation (SRF) sull’andamento del settore nel primo semestre 2025.

In una nota pubblicata mercoledì, si parla anche di incertezze politiche ed economiche, dovute in particolare ai conflitti armati e alle dispute commerciali geopolitiche, che stanno pesando sulla fiducia dei consumatori. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la contrazione del fatturato, per i primi sei mesi, è stimata all’1,9%. Un calo dovuto soprattutto alla diminuzione dei ricavi nel comparto stazionario, che ha raggiunto il 2,2%.

Per quanto riguarda il turismo dello shopping, se nella seconda parte del 2024 - secondo la SRF - gli acquisti nei Paesi limitrofi avevano perso slancio, rimanendo però ad alti livelli, gli indicatori attuali testimoniano di nuovo una crescita: si parla di +6% nel primo semestre, su base annua.

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Spesa all'estero, franchigia dimezzata

Telegiornale 16.10.2024, 20:00

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