L'intervista a Fanny Ardant
RSI Cultura 04.08.2017, 17:08
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Fanny Ardant, in Piazza Grande con "Lola Pater" di Nadir Moknèche, racconta con trasporto il ruolo di Lola. Una donna, insegnante di danza del ventre, che ha lasciato un figlio e una moglie a Parigi.
Sì perché Lola era Farid. Sono trascorsi molti anni dalla sua vita di uomo e padre di famiglia e il passato ritorna con tutta la sua forza. Il figlio, dopo la scomparsa della madre, si mette sulle tracce di quell’uomo che li ha abbandonati.
La Ardant ha scelto senza esitazioni questo personaggio perché, sin dalla prima lettura della sceneggiatura, le ha comunicato vitalità, forza e coraggio. Farid/Lola è un essere umano ricco di contraddizioni, con molti lati in ombra e molta voglia di vivere. Una tipologia di carattere che permette alla Ardant di conoscere meglio sé stessa.
È stato emozionante essere al fianco di una donna che ha segnato l’immaginario contemporaneo, indimenticabile il suo La signora della porta accanto di François Truffaut, e sentire quanto sia ancora entusiasta del suo lavoro. Accetta soltanto quello che le piace ha dichiarato sprizzando una selvaggia energia dai suoi profondi occhi neri.
MBUB