APPROFONDIMENTO

Il Bibliocafé, dove i libri si circondano di generosità

La Croce Rossa e la biblioteca di Lugano: caffè e tavolini con giornali accolgono ora utenti, volontari e abitanti del quartiere

  • 2 ore fa
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Il nuovo Bibliocafé della Croce Rossa a Lugano

RSI Info 25.12.2025, 05:00

Di: di Debora Caccaviello e Julie Kühner (videomaker) 

“In questa biblioteca non è prescritto il silenzio”. Parole di Mirko Bianchi, capo Area Integrazione e Socialità di Croce Rossa Sottoceneri. “C’è una musica di sottofondo e c’è sempre qualcuno che chiacchiera”, spiega, “è un luogo in cui ci si sente liberi di passare un momento rilassato”. La storica biblioteca luganese si è infatti trasformata in un Bibliocafé: dalle sale del quinto piano - conosciute finora solo da una cerchia ristretta di lettori - si è spostata negli spazi del pianterreno della Croce Rossa a Molino Nuovo (dove prima era attivo il negozio di seconda mano per bambini). Oltre ai 10’000 titoli disponibili per il prestito è comparsa una macchina da caffé, tavolini con quotidiani e un accogliente angolo dedicato ai bambini con libri donati da una libreria di Lugano.

Momenti di incontro al Bibliocafé della Croce Rossa

“Oggi è un luogo visibile ai passanti e nei primi tre mesi di esistenza di questo Bibliocafé abbiamo quintuplicato il numero di utenti della biblioteca”, spiega Mirko Bianchi. Ai frequentatori abituali, si sono ora aggiunti i giovani lettori e si è abbassata l’età media di chi legge sul posto, partecipa a eventi speciali (come la Notte del racconto) o prende in prestito libri. Un incontro intergenerazionale che lungo tutta la giornata coinvolge figli o accompagnatori di utenti degli altri servizi della Croce Rossa offerti nello stabile luganese, oppure abitanti del quartiere che hanno scoperto la biblioteca e la sua offerta rinnovata.

Molti libri sono donati dagli utenti

Molti libri sono donati dagli utenti

Ad accoglierli, un numero crescente di volontari. Milena Mini e Antonella Tampieri sono qui ogni mercoledì da svariati anni e commentano con piacere il cambiamento. “Le persone sono incuriosite si fermano, entrano, si guardano in giro e restano affascinate”, spiega la prima. “A volte capita anche che le persone, oltre a chiedere dei libri, si fermino a chiacchierare, a parlare anche delle proprie storie. Quindi anche questo fa parte del volontariato, dell’ascolto. E sono tutte cose molto belle”, confida col sorriso la seconda. Anna Mazzi è invece appena entrata nel gruppo: “passando dalla strada ho detto ‘Ah, che bello, c’è una biblioteca!’. Allora, la prima cosa che ho fatto è entrare e chiedere se potevo aiutarli. Mi piace tanto! È bello quando si riempie di bambini”, racconta.

Tra le novità, da quando ha aperto il Bibliocafé, c’è pure l’inserimento nello staff di richiedenti l’asilo. “Sono persone che accompagniamo nella prima fase di accoglienza qui in Ticino”, spiega il capo area Mirko Bianchi, “offriamo loro un’occasione di apprendimento della lingua italiana, perché devono raccontare agli utenti della biblioteca cos’è il Bibliocafé, come funziona, come è possibile prendere in prestito un libro e quindi è per loro un esercizio all’inizio molto molto faticoso, ma davvero molto utile per la loro integrazione”. 

Il Bibliocafé sta attirando sempre più volontari

Il Bibliocafé sta attirando sempre più volontari

Molti libri e materiali sono donati dagli utenti stessi, spiega la referente Bibliocafé Barbara Fanni. “Chi conosce questo progetto si attiva per far sì che sia sempre più concreto, più a misura di quello che è anche in linea con Croce Rossa: ci si incontra e chi ha bisogno di qualcosa riesce a trovare ciò di cui ha bisogno”. E conclude: “In questo nuovo spazio, la generosità vive insieme ai libri”.

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