Un anno fa, il 25 febbraio, veniva segnalato il primo caso di Covid-19 in Svizzera, in Ticino precisamente. Un anno durante il quale la pandemia ha sconvolto tutto. Un anno analizzato, studiato e narrato in ogni modo. Qui vogliamo raccontarvelo attraverso la scrittura, e lo facciamo con due autori: Tommaso Soldini e Alberto Nessi.
Tommaso Soldini non ha scritto nulla durante il confinamento. Ma ha invitato i suoi studenti a farlo. A scrivere e a leggere. Per riempire il vuoto relazionale con esperienze che arricchiscono la vita interiore. Che aiutano a riscoprire noi stessi e il nostro posto nel mondo. Esperienze con al centro le parole, a cui aggrapparsi come a uno scoglio per non annegare nell’anormalità. Ne sono nati testi sorprendenti, che Tommaso Soldini ha conservato e che ci legge. Per farci entrare, in punta di piedi, nei pensieri e nei sentimenti dei giovani che hanno dovuto subire il confinamento in un’età in cui la vita chiama in modo intenso.

L'intervista a Tommaso Soldini
RSI Info 25.02.2021, 17:22
Alberto Nessi ha invece raccontato il suo confinamento primaverile in un libro-diario, Corona Blues (Edizioni Casagrande), nel quale ripercorre gli stati d’animo e le piccole avventure quotidiane che molti di noi hanno vissuto in quel periodo. La paura, il bisogno di introspezione, di condivisione, la presa di coscienza della fragilità della vita. E ci parla anche del potere lenitivo della scrittura, del suo valore individuale e sociale, ipotizzando scenari futuri. Quali temi si affronteranno dopo la pandemia?

Il covid visto dagli scrittori
Telegiornale 25.02.2021, 21:00