La pistola con cui il poeta Paul Verlaine ha cercato di uccidere il suo amante Arthur Rimbaud nel luglio 1873 a Bruxelles è stata venduta all'asta mercoledì da Christie's a Parigi per 434'500 euro, sbaragliando tutte le previsioni, che vedevano il "pezzo" tra i 50'000 e 60'000.
Si tratta di un revolver a sei colpi utilizzato per un tentato delitto passionale acquistato il giorno dell'incidente da un armaiolo. In realtà il "poeta maledetto", che fu poi incarcerato a Mons per due anni, ferì leggermente la sua vittima al polso dopo avergli sparato, da ubriaco, due colpi (uno dei proiettili si conficcò nel pavimento). Le prime avvisaglie di questa turbolenta relazione erano iniziate già a Londra nel maggio dello stesso anno.
In quel periodo Verlaine aveva abbandonato Rimbaud, affermando di voler tornare dalla moglie Mathilde — sposata nel 1870, un anno prima del suo incontro con l'autore de "Il Battello ebbro e altri versi" — deciso a spararsi qualora lei non lo accettasse più. L'arma, confiscata, nel 1981 arriva dopo vari passaggi nelle mani di un ufficiale giudiziario belga il quale, vedendo il film con Leonardo DiCaprio "Poeti dall'inferno" sull'amore tra Rimbaud e Verlaine, si rende conto di avere un tesoro.
AFP/px
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