Il satellite non è molto più grande di un computer fisso: una scatola grigiacon dei pannelli. L’azienda ginevrina Wisekey ha lanciato in orbita il primo satellite di prova per l’esercito nel gennaio 2025, dalla California, su un razzo della SpaceX di Elon Musk. Lo conferma ai microfoni della SRF Carlos Moreira, fondatore e CEO di Wisekey: “Il satellite appartiene a noi. Lo affittiamo all’esercito svizzero attraverso una partnership”.
I test dei satelliti svizzeri (HeuteMorgen, SRF, 05.05.2025)
L’azienda di Moreira collabora con l’esercito da tre anni. A giugno verrà lanciato il prossimo satellite e ne seguiranno poi altri cinque. Quello già in orbita sorvola la Svizzera tre volte al giorno e ogni volta vengono effettuati dei test di connessione con le stazioni a terra.
Internet sul campo di battaglia
In collaborazione con l’esercito svizzero, vengono provate anche applicazioni militari, come ad esempio la comunicazione protetta e crittografata, il riconoscimento e la ricerca e il monitoraggio delle proprie truppe e dei sistemi d’arma sul terreno. Una digitalizzazione del campo di battaglia che permetterebbe a un comandante di sapere sempre dove si trovano le sue truppe e le sue armi.
Le forze armate per il momento non si sbilanciano e un portavoce si limita a fare riferimento a un futuro documento strategico sullo spazio che presto sarà presentato al Consiglio federale. L’esercito sottolinea che il satellite non gli appartiene, ma che partecipa al progetto, con un finanziamento di circa 250’000 franchi all’anno a Wisekey, secondo quanto comunicato dall’Ufficio federale dell’armamento Armasuisse.

Il primo satellite è stato messo in orbita da un razzo di SpaceX lanciato dalla California
Moreira spiega invece apertamente i suoi piani e la sua visione. Il suo obiettivo è offrire alla Svizzera una rete satellitare indipendente e l’esercito è un quindi un cliente ovvio. In futuro, un centinaio di questi satelliti potrebbero orbitare intorno alla Terra e sopra la Svizzera e anche altri uffici federali, organizzazioni o aziende dovrebbero poterli utilizzare.
Evitare la dipendenza
L’attuale situazione geopolitica, secondo Moreira, dimostra che ogni Paese dovrebbe avere une rete satellitare propria. “Dipendere da un altro Paese non è auspicabile”, sottolinea facendo riferimento alla rete Starlink di Elon Musk, da cui dipendono le forze armate ucraine. La Svizzera per il momento dipende invece dalla Francia, con cui l’esercito ha stabilito una cooperazione alcuni anni fa per ottenere immagini satellitari.
Il fatto che la Svizzera possa raggiungere le stelle è dovuto alla riduzione dei costi dei satelliti. Secondo Moreira, il costo di un satellite è attualmente di circa mezzo milione di franchi. Un prezzo che permette anche a Paesi come la Svizzera di lanciarli e gestirli. Moreira è convinto del suo progetto e della sua visione e la sua azienda investe diversi milioni di franchi, anche nella speranza di diventare partner a lungo termine dell’esercito.
Spesa militare, aumento record
Telegiornale 28.04.2025, 12:30