Svizzera

Dazi, “il settore agricolo è chiamato una volta in più a fare la sua parte”

L’accordo commerciale tra Svizzera e Stati Uniti prevede anche contingenti di carne esenti da tariffe doganali - Ecco cosa ne pensano i settori direttamente toccati dalla misura

  • 2 ore fa
Carne di manzo "Made in USA" ed esente da dazi
02:19

Radiogiornale delle 12.30 del 15.11.2025: Il servizio di Manuele Ferrari su dazi e importazione di carne

RSI Info 15.11.2025, 12:30

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Di: Radiogiornale - Manuele Ferrari/Pa.St. 

I dazi statunitensi per i prodotti provenienti dalla Svizzera scenderanno dall’attuale 39% al 15%. Un accordo commerciale a cui si è arrivati con delle concessioni, tra cui l’importazione di 500 tonnellate di carne di manzo, 1’000 di bisonte e 1’500 di pollame. Un contingente esente da dazi.

Questa notizia come è stata presa dai settori direttamente toccati? Sono due le facce della medaglia. “Siamo felici che sia stato fatto un passo avanti” ha detto Markus Ritter, presidente dell’Unione svizzera dei contadini, sentito dal Radiogiornale della RSI. Ha però aggiunto: “Il mondo agricolo elvetico è chiamato una volta in più a fare la sua parte, come già accaduto in occasione degli accordi di libero scambio con i Paesi Mercosur dell’America latina“. Legati a questi ultimi, già si riflette su possibili misure d’accompagnamento per il settore.

Per quanto riguarda la situazione con gli Stati Uniti, “sarà possibile esprimersi in modo più preciso quando si conosceranno i dettagli dell’accordo”. Un punto è però chiaro e Ritter durante l’intervista lo ribadisce un paio di volte: “Il mondo dell’agricoltura è toccato da questi accordi e saranno necessarie discussioni a tempo debito anche in parlamento, affinché il settore venga sostenuto”.

Centrali saranno i dettagli, anche per quanto riguarda altri aspetti. Su una questione in particolare: la possibile introduzione dei polli disinfettati - dopo la macellazione - in un bagno di cloro. Questi sono attualmente proibiti in Svizzera. “Informazioni a tal proposito ancora non ce ne sono. Si tratta di dettagli tecnici che saranno contenuti nei vari allegati agli accordi e che sarà necessario analizzare con attenzione”.

Che dire invece sui volumi? La RSI lo ha chiesto a Donat Schneider, direttore di Proviande, l’associazione mantello dell’industria della carne: “L’importazione è un dato di fatto, la produzione interna non basta a coprire la richiesta. Decisivi saranno i dettagli e non i numeri così come presentati. E spiega: “In Svizzera, attualmente, vengono comunicate mensilmente le quantità che possono venir importate, in modo da non creare squilibri all’interno del mercato. Un sistema che funziona. Se in futuro sarà possibile continuare in questo modo, non dovrebbero esserci problemi. Ma per potersi esprimere con cognizione di causa è ancora troppo presto”. Schneider conclude: “Prima necessitiamo di maggiori informazioni anche noi per poter valutare le possibili conseguenze dell’accordo sul nostro mercato”.

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Dazi americani, accordo raggiunto

Telegiornale 14.11.2025, 20:00

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