Maximilian Janisch, di Meierskappel, ha un quoziente intellettivo superiore a 149, il che lo colloca tra le persone più intelligenti al mondo: solo circa il due per cento della popolazione mondiale raggiunge un QI superiore a 130.
Il piccolo prodigio è salito agli onori della cronaca nel 2013, quando il Politecnico federale di Zurigo (ETH) si rifiutò di ammettere il bambino di nove anni come studente regolare. All’epoca, Maximilian, figlio di una economista aziendale con dottorato e di un professore emerito di matematica, frequentava già la seconda classe del liceo di Immensee.
I suoi compagni di classe, in media quattro anni più grandi del talentuoso Maximilian, erano sorpresi, affascinati, ma spesso anche infastiditi dalla presenza del bambino prodigio tra loro. Florin Schönborn, oggi grande amico di Maximilian, ricorda: “Durante le gite scolastiche, dovevamo andare a letto prima per colpa di Max, che era stato assegnato alla nostra stanza”.
Una vita da genio (Reporter, SRF, 17.09.2025)
Oratore veloce e arguto
Tuttavia, grazie alla sua prontezza di spirito e alla sua eloquenza, Maximilian non è mai stato emarginato né vittima di bullismo in classe, racconta Schönborn a proposito del suo straordinario compagno.
L’amicizia tra Florin e Maximilian si è rafforzata solo dopo il periodo trascorso al liceo. “Con Maximilian si può discutere bene di politica, e ridiamo per le stesse cose”, dice Schönborn, studente di scienze politiche a Berlino.
Parallelamente al liceo, dove ha ottenuto la maturità in matematica a nove anni, Maximilian è stato ammesso per un programma di sostegno all’Università di Zurigo a dieci anni. È anche stato il più giovane studente all’Università di Perpignan, nel sud della Francia, poiché un’immatricolazione regolare in un’università svizzera non era possibile. In quel periodo, Maximilian ha scritto la sua autobiografia insieme al padre.
Tre classi saltate
Il talento straordinario di Maximilian si è manifestato già durante alle elementari, dove ha saltato tre classi. Mentre i suoi compagni dovevano imparare a contare fino a 20, lui risolveva, con il padre, esercizi di matematica a livello universitario.
Sui social network, oltre alle reazioni ammirate, si sono scatenati odio e scherno soprattutto contro i genitori. Sono stati accusati di fare pressione sul figlio per raggiungere prestazioni eccezionali e di derubarlo dell’infanzia.
“C’è un malinteso - spiega il padre, Thomas Drisch - Maximilian doveva venire da noi se voleva risolvere esercizi. Non lo abbiamo mai costretto a fare nulla”. La madre, Monika Janisch, aggiunge: “Lo accompagnavamo alle feste di compleanno, lo lasciavamo giocare nel bosco, andavamo con lui al carnevale, ma queste cose non lo interessavano”.
“Non ho mai subito pressioni”
Maximilian Janisch ricorda che sua madre ha sofferto molto a causa dei commenti offensivi ricevuti. Più volte è stato persino richiesto di togliere la custodia ai suoi genitori. Lui non ha mai letto quei commenti pieni di odio.
Mentre per la madre era importante proteggere la famiglia dall’esposizione pubblica, il padre, ha scelto di affrontare apertamente i media. La sua missione era di assicurare ai talenti eccezionali nelle materie matematiche e scientifiche in Svizzera lo stesso sostegno riservato agli sportivi e ai musicisti di talento.
Maximilian non si è mai sentito forzato dai genitori. Al contrario, dice di essere molto grato per il loro sostegno e per aver cercato sempre nuove soluzioni scolastiche per lui. Se ha sentito pressione, è stata solo quella che si è imposto da solo, ricorda il 22enne.
Anche l’amico Florin Schönborn conferma: “La spinta verso questi risultati eccezionali è sempre venuta da Maximilian stesso. Sarebbe stato infelice se la sua sete di conoscenza non fosse stata soddisfatta”.
Famoso grazie a un meme
Un’altra tempesta sui social media è scoppiata nel 2023, quando su TikTok è diventato virale un meme con protagonista Maximilian: nella trasmissione Reporter della SRF, intitolata “Il mondo di Maximilian” e andata in onda nel 2015, il bambino prodigio si lamentava dei giornalisti che gli ponevano sempre le stesse domande.
Da lì è nato il meme in cui Maximilian, allora undicenne, raccontava di aver giocato in Francia con i bambini del vicinato a “cache-cache, trappe-trappe e trampolino”.
Sull’onda del successo, Maximilian ha aperto il suo account TikTok, dove oggi lo seguono 212’000 persone. Sul profilo, oltre a spiegare fenomeni matematici, racconta l’origine dell’espressione “cache-cache, trappe-trappe” e risponde a domande sulla sua vita.
Oggi è una vera star dei social media, riconosciuto ovunque in pubblico e spesso fermato per un selfie.
“Dr. cache-cache, trappe-trappe”
Nel giugno 2025, Maximilian Janisch ha concluso la sua formazione all’Università di Zurigo con la discussione della tesi di dottorato, diventando così il più giovane dottore dell’ateneo dal 2008.
Sul suo canale TikTok, si presenta come “Dottor cache-cache, trappe-trappe” e spiega: “Nel campo della matematica, solo l’1,9% delle persone consegue il dottorato prima del compimento del 26° anno di età”.
Da luglio 2025, Janisch sta svolgendo uno stage presso un’azienda di servizi finanziari a Londra, che lo ha selezionato tra moltissimi candidati. Se il lavoro gli piacerà e il nuovo datore di lavoro sarà soddisfatto, potrebbe trasferirsi definitivamente.

RG delle 24.00 del 22.09.2025: le spiegazioni di Pervin Kavakcioglu
RSI Info 22.09.2025, 08:12
Contenuto audio