Il primo e secondo pilastro in Svizzera dovrebbero garantire un reddito pari al 60% dell’ultimo salario percepito. La maggior parte dei nuovi pensionati è però lontana da questo obiettivo. Secondo uno studio del centro di gestione patrimoniale VZ, il cosiddetto tasso di sostituzione è di circa il 51% per un reddito di 100’000 franchi, e di circa il 42% per 150’000 franchi. Solo per i redditi attorno ai 50’000 franchi raggiunge ancora il 63%.
Meno soldi nelle tasche dei pensionati (SRF, 08.08.2025)
Nel 2002, una persona con un reddito di 100’000 franchi poteva ancora contare su più del 62% di rendita pensionistica. In poco più di 20 anni, la rendita prevista è quindi diminuita notevolmente. La causa sono le rendite delle casse pensioni, più basse del 40% rispetto al 2002, mentre le rendite AVS sono aumentate con l’evoluzione dei prezzi.
Calo più marcato per i redditi più alti
È per i redditi elevati che il tasso di sostituzione è diminuito più drasticamente.
Per i redditi medi, l’AVS è diventata più importante e ora rappresenta quasi la metà della pensionistico.
Per i redditi bassi, il tasso di sostituzione è diminuito solo leggermente, dato che l’AVS rappresenta una quota maggiore e le rendite delle casse pensioni hanno subito un calo minore.
Per le persone con redditi elevati, l’evoluzione delle rendite delle casse pensioni ha effetti più marcati, poiché più alto è il reddito, più importante è la previdenza attraverso la cassa pensione e minore è la quota della rendita AVS.
La maggioranza guarda con fiducia alla pensione
Ciononostante, la maggioranza degli intervistati è ottimista: secondo lo studio, il 53% dei partecipanti al sondaggio ritiene di poter finanziare la propria pensione senza problemi con la propria rendita e il proprio patrimonio. Più alto è il reddito, maggiore è la fiducia.
Chi si aspetta di ricevere un patrimonio sostanziale, come una casa in eredità, ha meno preoccupazioni per il proprio futuro. Le stime indicano che i pensionati possiedono in media almeno quattro volte più patrimonio rispetto alla popolazione in età lavorativa. Tuttavia, ci sono anche molte persone anziane che hanno un patrimonio molto ridotto o nullo. La disuguaglianza patrimoniale è ancora più grande tra i pensionati che tra la popolazione attiva.
Preoccupazione per le rendite delle casse pensioni
Secondo lo studio, la fiducia nell’AVS e nelle casse pensioni è diminuita: il 70% degli intervistati non si aspetta che le rendite AVS siano altrettanto alte in futuro, mentre per le casse pensioni questa percentuale è del 73%.
Nonostante le rendite AVS siano cresciute negli ultimi anni e nel 2026 aumenteranno di un ulteriore 8,3% con la 13esima, molte persone si preoccupano per il finanziamento. Secondo VZ, tuttavia, l’invecchiamento della società è ormai stato preso in considerazione, quindi il peggio dovrebbe essere passato.

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