Sedrun, con i suoi due parchi fotovoltaici pianificati, è sulla buona strada per diventare una mecca per l’energia solare. Tra una settimana una prima parte dell’impianto Sedrun Solar, a 2’000 metri di quota, potrà iniziare a fornire energia solare alla rete elettrica, diventando la seconda impresa in Svizzera, dopo Madrisa Solar, che può mettere in funzione il suo impianto solare alpino nel quadro di Solarexpress, l’offensiva solare lanciata dalla Confederazione.
Aspettative superate
Attualmente sono già installati circa 900 dei circa 5’700 moduli solari, ossia circa il 16% dell’intero impianto. Sedrun Solar ha così superato le aspettative e potrà fornire più energia alla rete di quanto pianificato già quest’anno. La Confederazione aveva posto l’obiettivo di raggiungere almeno il 10% di alimentazione della rete elettrica entro la fine del 2025.
Lavoro di precisione e inventiva
Un risultato raggiunto nonostante le diverse sfide presentate dal progetto. È un lavoro in cui conta ogni centimetro e ogni pannello essere posizionato con grande precisione per poter garantire la massima efficienza, spiega Ciril Deplazes, direttore di Sedrun Solar SA.
Una precisione raggiunta anche grazie alla “Muntaniala”, una macchina inventata appositamente per questo progetto, che scava con grande precisione i buchi per le fondamenta nel terreno ghiacciato. “Grazie alle esperienze di perforazione accumulate in 30 anni, è stato possibile inventarla” sottolinea Marcus Pally, membro del team e “padre” del macchinario.
Il parco solare di Sedrun, un lavoro da pionieri (Telesguard, RTR, 15.10.2025)
Senza l’aiuto della “Muntaniala”, che trasmette anche diversi dati alla squadra di costruzione, non sarebbe mai stato possibile scavare gli oltre 20’000 buchi necessari per l’impianto solare nel giro di quattro anni. Ogni foro è profondo 4 metri e mezzo e ha un diametro di 142 millimetri e il margine di errore per il posizionamento è di 2 centimetri. Il punto esatto per lo scavo viene individuato grazie all’aiuto del GPS e quando i punti di ancoraggio per le fondamenta sono pronti, la macchina invia i dati direttamente allla squadra.
Nel giro di pochi mesi sono state costruite tre “Muntaniala”, in grado di muoversi sui ripidi pendii grazie a un sistema che mantiene bilanciato il motore diesel che alimenta la macchina.
Prospettive per il futuro
Ciril Deplazes, è molto soddisfatto dei progressi oltre le aspettative, raggiunti senza superare i costi previsti. Il collegamento alla rete dell’impianto è un momento molto importante per l’azienda.
La soddisfazione di Deplazes (Telesguard, RTR, 15.10.2025)
Con le sue innovazioni, Sedrun Solar potrebbe assumere un ruolo pionieristico per progetti simili in regioni alpine. L’impianto solare a Sedrun non solo ha iniziato per primo i lavori costruzione, ma ora sarà anche uno dei primi impianti alpini in Svizzera a fornire energia solare.
Secondo Deplazes il cantiere può servire da esempio per altri progetti simili, che potrebbero quindi fare tesoro delle esperienze accumulate nel lavoro a 2’000 metri di quota.
Un’altra sfida all’orizzonte per il parco solare, che dovrebbe essere finito entro il 2028, sono le dure condizioni invernali che dovrà affrontare, ma la squadra è ottimista, visti i risultati positivi dell’impianto di test.
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Millevoci 15.10.2025, 10:05
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