Economia e Finanza

Parte dal Ticino la scalata di un nuovo impero agroalimentare

NewPrinces acquisisce Carrefour Italia: affare da un miliardo - La holding ha sede a Paradiso, dove vive anche il titolare Angelo Mastrolia

  • Oggi, 12:57
  • Oggi, 13:25
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Di: Cristina Ferrari 

Parte dal Ticino l’ultima scalata di quello che sta diventando a pieno titolo un impero nell’agroalimentare a livello mondiale. Se forse non a tutti il nome di Angelo Mastrolia dice qualcosa, diversamente lo saranno marchi come Buitoni o Plasmon. L’imprenditore, classe 1964, con quartier generale nel Comune di Paradiso, ha acquisito con la sua holding NewPrinces, società quotata alla Borsa di Milano, il gruppo Carrefour Italia, un ‘colpo’ agli attuali proprietari francesi da un miliardo di euro, oltre 934 milioni di franchi, per circa 1’000 punti vendita nella penisola. Partita come piccola impresa familiare, quella di Mastrolia oggi è considerata un colosso della produzione e della distribuzione internazionale che mira a un fatturato di 7 miliardi di euro e a decine di migliaia di dipendenti, in Italia e all’estero. Una trentina i marchi in portafoglio e stabilimenti non solo in Italia, ma anche in Germania, nel Regno Unito, in Francia, nei Paesi Bassi, in Polonia e sull’isola di Mauritius.

Angelo Mastrolia, che è anche presidente esecutivo della NewPrinces, ai microfoni della RSI, ha però allontanato qualsiasi timore per la concorrenza elvetica, come le dirette Coop e Migros, confermando, per ora, la volontà di non investire: “Non credo che il Ticino o la Svizzera siano per noi un mercato strategico. Riteniamo che sia un mercato già ben presidiato” è stata la sua risposta. Un Paradiso del carrello della spesa che porta diversamente in Ticino una buona notizia sul fronte delle dichiarazioni dei redditi. Mastrolia, come ha confermato, con un patrimonio di circa 700 milioni di franchi è fra i migliori contribuenti (“Pago personalmente circa 400’000 franchi all’anno - di tasse, ndr. - ha dichiarato ai nostri microfoni) . Un patrimonio peraltro destinato a crescere, considerato che a ottobre è previsto l’approdo al London Stock Exchange e la volontà da parte del patron di diversificare gli investimenti in settori complementari all’alimentare quali i sistemi di logistica e di packaging.

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