5'650 migranti in Croazia

Sono 5'650 i rifugiati giunti finora in Croazia, secondo la polizia, che traccia il bilancio del cambiamento di rotta dei migranti dopo la chiusura del confine fra Serbia e Ungheria, fino a lunedì via di transito privilegiata per chi dal Medio Oriente cerca di raggiungere l'Unione Europea. La Croce Rossa parla dal canto suo di "migliaia di persone" che lungo la frontiera cercano di salire sui treni per Zagabria.

Un treno inviato mercoledì dalle autorità croate verso la frontiera con la Serbia è rientrato questa mattina presto (giovedì) a Dugo Selo, in prossimità della capitale, con 800 persone a bordo. Nella zona di confine sono stati inviati anche esperti in esplosivi: le mine rimaste dopo la guerra balcanica degli anni '90, infatti, costituiscono un pericolo per l'ingresso dei profughi. Il premier Zoran Milanovic discuterà della situazione in giornata con il cancelliere austriaco Werner Faymann, ma tanto al Croazia quanto la Slovenia, sono intenzionate a garantire il passaggio senza ostacoli sul loro territorio a quanti sono in viaggio per l'Europa occidentale.

"Le capacità di accoglienza sono limitate", ha detto il primo ministro Zoran Milanovic. "Troppi potrebbero essere un problema. Abbiamo la situazione sotto controllo, per se il flusso dovesse aumentare dovremo riconsiderare il tutto", gli ha fatto eco il ministro dell'interno Ranko Ostojic.

Intanto, prosegue l'afflusso verso la Germania: mercoledì sono arrivate 9'100 persone, una volta e mezza le cifre della vigilia, secondo la polizia. Berlino ha esteso i controlli pure al confine con la Cechia.

pon/ATS

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