L’aereo di Germanwings precipitato martedì nelle Alpi del sud della Francia si è polverizzato. I suoi detriti sono sparsi su un'area di circa due ettari su un fianco scosceso di una montagna a 2'000 metri di altitudine. Circa 600 soccorritori sono stati mobilitati ma le speranze di trovare dei sopravvissuti fra le 150 persone che erano a bordo sono praticamente.
Intanto Lufthansa ha annunciato che al momento la pista considerata è quella dell’incidente, “ogni altra cosa è pura speculazione”, ha dichiarato la vicepresidente della compagnia, Heike Birlembach, anche se al momento nessuna ipotesi è esclusa.
Il messaggio di cordoglio sul sito di Germanwings
Nell’attesa che l’analisi della scatola nera recuperata nel pomeriggio getti un po’ di luce sulla dinamica, sorgono infatti molti dubbi su quanto accaduto. L’esperto di aviazione, Andrea Artoni, raggiunto dalla RSI ha spiegato che l’Airbus era stato sottoposto a un rifacimento completo nel 2013, ed era dunque, “come nuovo”. Al momento in cui la discesa è cominciata la velocità era di poco inferiore a quella di crociera, segno che l’equipaggio voleva raggiungere una posizione di salvezza, l’aeroporto di Marsiglia o Nizza.
RG 18:30 del 24.03.2015: Le considerazioni dell'esperto di aviazione Andrea Artoni
RSI New Articles 24.03.2015, 21:58
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Il fatto che all’impatto non si siano sviluppati incendi, dice inoltre Artoni, fa pensare che non vi fosse kerosene a bordo. È comunque troppo presto per sapere se non ne è stato caricato abbastanza, o se l’abbia perso a causa di un problema tecnico o di una manomissione.
RG/ZZ
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