Alberto Stasi, condannato in via definitiva nel 2015 per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, dovrà restare in semilibertà. Lo ha stabilito la Cassazione, la quale ha rigettato il ricorso della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Milano contro l’ordinanza del 9 aprile scorso, che concedeva il beneficio a Stasi.
Al momento è in corso un maxi-incidente probatorio sul caso Garlasco, il quale rappresenta uno strumento del diritto processuale penale italiano, che permette di anticipare l’acquisizione di prove durante le indagini preliminari o l’udienza preliminare, anziché aspettare il dibattimento.
Dalle prime analisi, non sarebbe stato trovato materiale sufficiente per estrarre profili di DNA comparabili sulle campionature dei 30 fogli di acetato, contenenti circa 50 impronte. Stessa cosa vale per la famosa impronta 10, presente sulla porta dell’ingresso di casa Poggi e considerata dagli investigatori la presunta “mano sporca” del killer.

Delitto di Garlasco fra speculazioni mediatiche e fatti
SEIDISERA 27.05.2025, 18:00
Contenuto audio