Altro attacco missilistico russo

Giovedì mattina vi è stato un prolungato attacco missilistico contro l'Ucraina, che è stata presa di mira da "più di 30 missili russi", ha dichiarato il portavoce delle forze aeree di Kiev Yuri Ignat. "Sei Tu-95 sono decollati dalla regione russa di Murmansk e hanno lanciato ordigni", ha detto il portavoce. L'Ucraina ha intercettato e abbattuto 47 missili dei 55 che sono stati lanciati dai russi. Lo rendono noto fonti dell'esercito di Kiev.

I missili sono stati lanciati contro varie grandi città del Paese e sono avvenuti nelle ore di punta, quando un gran numero di civili si sposta per andare al lavoro o a scuola.

Oltre a Kiev, tra gli obiettivi vi sono Vinnytsia e Zhytomyr (località a ovest, lontane dal fronte), Odessa (inserita lunedì nei siti protetti dall'UNESCO in quanto patrimonio dell'umanità), Sumy, Dnipro, Zaporizhia e centri minori dei loro Oblast.

Nella capitale il sindaco Vitalyi Klitschko ha dichiarato che i bombardamenti hanno provocato un morto e due feriti, con i razzi che sono andati a colpire quartieri residenziali in prossimità del fiume Dnipro. Una prima ondata di missili di crociera, almeno quindici secondo l’amministrazione militare di Kiev, era stata totalmente distrutta dalla contraerea.

A Odessa e Zaporizhia, invece, gli ordigni di Mosca hanno danneggiato due siti energetici essenziali per i due Oblast, stando a quanto riferiscono le autorità locali. Nella seconda città tre persone sono rimaste uccise e sette ferite poiché i militari russi hanno attaccato due volte in poco tempo una struttura energetica: durante il secondo bombardamento hanno perso la vita soccorritori giunti sul posto subito dopo il primo attacco.

Non vi sono feriti, ma gli abitanti sono chiamati a restare nei rifugi. Le forze aeree ucraine hanno riferito che durante la notte tra il 25 e il 26 gennaio la contraerea ha abbattuto tutti e 24 i droni kamikaze Shahed lanciati dalle truppe del Cremlino.