È salito a 19 morti il bilancio dell'attacco lanciato venerdì sera dai militanti islamici di al Shabaab contro l'Hotel Hayat di Mogadiscio, capitale della Somalia. Gli scambi di colpi di arma da fuoco proseguono e le forze di sicurezza stanno ancora cercando sabato di neutralizzare gli ultimi terroristici asserragliatisi nell'albergo. I feriti sono una quarantina, alcuni dei quali in gravi condizioni, mentre decine di civili sono stati tratti in salvo.
L'attacco era iniziato con due esplosioni: la prima causata da un kamikaze, la seconda mentre i soccorritori si prendevano cura delle vittime. Quindi i combattenti del gruppo affiliato ad al Qaida sono penetrati all'interno dell'edificio e vi si sono barricati. Secondo la polizia erano in quattro o cinque, due dei quali non ancora neutralizzati.
Al Shabaab conduce da 15 anni una ribellione contro le autorità somale. Nel 2011 è stato scacciato dalla capitale, ma continua con le sue operazioni di guerriglia, recentemente anche alla frontiera con l'Etiopia, tanto che gli Stati Uniti lo hanno ripetutamente preso di mira con operazioni dal cielo nelle ultime settimane e hanno deciso nei mesi scorsi di tornare a schierare un contingente militare nel Paese.
Questo episodio è il più grave da maggio, quando è stato eletto il nuovo presidente Hassan Sheikh Mohamud. Il premier Hamza Abdi Barre in agosto aveva nominato un ex dirigente fondatore di al Shabaab, Muktar Robor alias Abu Mansur, nel ruolo di responsabile degli affari religiosi.
Notiziario 11.00 del 20.08.2022 Somalia
RSI Info 20.08.2022, 19:26
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