È svolta, in Italia, nell'inchiesta per la morte del bambino strangolato e scaraventato in un canalone, a fine novembre, nella località siciliana di Scoglitti. La madre è stata sottoposta, lunedì, a fermo per omicidio aggravato e occultamento di cadavere.
La misura è stata pronunciata dopo 8 ore di interrogatorio. La donna è stata quindi trasferita in questura, per trascorrervi la notte in attesa di un nuovo confronto con gli inquirenti, previsto per martedì mattina.
Dal suo resoconto sul giorno dell'uccisione erano emerse varie incongruenze. In particolare, immagini riprese da videocamere smentiscono che avesse portato il bambino a scuola, come da lei invece sostenuto.
"La mia assistita è indagata ma questo non significa che sia colpevole", ha da parte sua dichiarato alla stampa il legale della donna, la cui posizione dovrà ora essere valutata dal giudice per le indagini preliminari.
Red.MM/ARi