Proseguono le indagini per capire cosa abbia causato il blackout che ha mandato in tilt i sistemi elettrici in Portogallo, Spagna e Francia meridionale. Secondo l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (Enisa), le prime indagini sulla causa delle interruzioni di corrente suggeriscono un guasto tecnico piuttosto che un attacco informatico. “Per il momento l’indagine sembra evidenziare un problema tecnico o a un cavo”, ha detto un portavoce dell’agenzia. “Tuttavia - aggiunge - l’Enisa sta monitorando da vicino la situazione e siamo in contatto con le autorità competenti a livello nazionale e comunitario”.
Intanto il gestore della rete elettrica spagnola Red Eléctrica afferma che sta ripristinando gradualmente la fornitura di energia alle sottostazioni in diverse aree del Paese. In una nota pubblicata online, ripresa dai media spagnoli, l’azienda ha affermato di stare lavorando con “le autorità e le agenzie competenti” per “consentire gradualmente il ripristino della fornitura di energia elettrica in tutta la penisola”. In Spagna il blackout è iniziato alle 12.50. L’interruzione ha creato problemi a internet, ma anche agli aeroporti di Madrid e ai treni in gran parte della penisola iberica, così come alla metropolitana. Inoltre sempre in Spagna quattro centrali nucleari (Almaraz II, Ascó I et II, Vandellós II) si sono spente automaticamente e i reattori funzionano ora con generatori diesel di riserva. Lo ha annunciato il Consiglio per la sicurezza nucleare spagnolo (CSN), affermando che “l’evento non ha avuto alcun impatto sui lavoratori, sul pubblico o sull’ambiente”.
Spagna, da 6 a 10 ore per ripristinare completamente la corrente
In Spagna serviranno però dalle “sei alle dieci ore” per ripristinare completamente la corrente elettrica. Lo riportano i media spagnoli. Il governo ha appena convocato d’urgenza il Consiglio per la sicurezza nazionale. I suoi membri, tra cui il primo ministro, il capo di Stato Maggiore della Difesa e il direttore del Centro Nazionale di Intelligence (CNI), si riuniranno per analizzare la possibile origine del grave guasto della rete elettrica verificatosi. “In questo momento è ancora impossibile predire quando la situazione sarò normalizzata”, ha dichiarato la società elettrica portoghese Ren, sottolineando di aver “mobilitato tutte le risorse”.
“A causa della complessità del fenomeno e la necessità di riequilibrare i flussi di elettricità a livello internazionale, si stima che per una piena normalizzazione della rete elettrica potrebbe essere necessaria fino a una settimana”, si legge in un’altra dichiarazione di Ren ripresa dalla Bbc.
In Portogallo caos metro e voli
Nel frattempo continuano anche in Portogallo i disagi a causa del blackout che ha colpito il Paese intorno alle 11:30 (ora di Lisbona). Gli ospedali stanno riuscendo a funzionare grazie ai generatori, sebbene alcuni, come l’ospedale São João di Oporto, abbiano sospeso le attività considerate non prioritarie, mentre il servizio nazionale di emergenza medica raccomanda ai cittadini di telefonare al 112 solo in casi davvero urgenti. Più caotica la situazione dei trasporti. All’aeroporto di Lisbona i decolli restano al momento sospesi. Chiuse anche le stazioni della metropolitana di Lisbona, dopo che molti passeggeri erano rimasti intrappolati nelle carrozze dei treni. Una fonte dell’azienda ha dichiarato che la situazione è ora risolta e i passeggeri sono stati riportati in superficie.
Gestore francese, ‘la nostra rete è al sicuro’
Sembra essere meno grave la situazione sul fronte francese. Il gestore RTE ha reso noto che la rete elettrica del Paese è al sicuro, non si teme nessun rischio di contagio”. Ribadisce che la rete spagnola “è stata staccata automaticamente da quella europea dalle 12.38 alle 13.30” e che “in Francia alcune abitazioni sono state private di alimentazione elettrica per qualche minuto nei Paesi baschi. Tutto è stato ristabilito” e “le squadre di RTE sono mobilitate per dare assistenza al gestore spagnolo”. Secondo il gestore locale, alcune abitazioni “sono state private di alimentazione elettrica per qualche minuto nel paese basco” francese, ma “tutto è stato subito ripristinato”.
Algeria annuncia possibili disagi Internet
L’Algeria, dal canto suo, ha annunciato possibili disagi nei servizi internet nelle prossime ore a causa dell’interruzione elettrica che ha colpito oggi la Spagna e altri Paesi europei. Lo rende noto il ministero delle telecomunicazioni, precisando che una parte delle stazioni che gestiscono i sistemi di cavi sottomarini, situate nelle città costiere spagnole, potrebbe essere interessata dall’emergenza.
UE, “sostegno a Spagna e Portogallo per ripristinare le reti”
“Dopo il massiccio blackout”, la Commissione europea è “pronta a supportare Spagna e Portogallo nel rimettere in sesto i loro sistemi”. Lo scrive il commissario UE per l’Energia, Dan Jorgensen, riferendo che “in alcune regioni la corrente elettrica è già tornata” e “gli operatori di rete e il network europeo dei gestori di sistemi di trasmissione di energia elettrica (Entsoe) stanno facendo tutto il possibile sul campo”. “La solidarietà e l’unità sono fondamentali per la nostra Unione dell’energia”, aggiunge.
Le ipotesi sulle cause e i precedenti
Sulle cause del gigantesco blackout, per ora, sono possibili solo ipotesi, spiega l’esperto Alberto Berizzi, professore di sistemi elettrici per l’energia al Politecnico di Milano. “Il nuovo blackout ricorda quello avvenuto in Italia nel 2003”, osserva, riferendosi alla notte fra il 27 e il 28 settembre, quando un guasto in una centralina elettrica in Svizzera lasciò quasi l’intero Paese al buio. Un guasto è solo una delle cause di un blackout di grandi dimensioni, che può essere generato anche da sbalzi nei consumi di energia o da problemi relativi alla produzione di energia.
“Quando avvengono oscillazioni nella frequenza - prosegue Berizzi - è possibile che si verifichino eventi a cascata in quanto scattano meccanismi di protezione delle linee elettriche”. Scattano cioè i meccanismi predisposti allo scopo di garantire la sicurezza e la stabilità del sistema elettrico. Per esempio, secondo l’esperto non si può escludere che siano entrati in azione i meccanismi di protezione che separano la rete elettrica di Spagna e Francia meridionale da quella europea. Va inoltre considerato, osserva, che “la rete elettrica della Spagna ha una struttura particolare, con tanta produzione dall’eolico e dal fotovoltaico: entrambe queste fonti vanno bene per la decarbonizzazione, ma sono più delicate per la stabilità della rete. Per questo si sta lavorando per integrarle al massimo”.
L’impatto sulla Svizzera
Il vasto blackout che ha toccato oggi Spagna, Portogallo e parte della Francia non ha avuto conseguenze particolari sulla rete svizzera. Lo ha dichiarato al Telegiornale della RSI, Gabriele Crivelli, di Swissgrid, sottolineando che, pur avendo riscontrato nella giornata odierna “variazioni di frequenza, non abbiamo avuto interruzioni di fornitura e non abbiamo dovuto adottare misure particolari”. Un po’ come succede per la rete autostradale, anche la rete elettrica europea è interconnessa - spiega Crivelli -. “La rete elettrica svizzera è collegata a quella europea con 41 linee transfrontaliere e questo permette ai vari Paesi e ai vari gestori di rete di soccorrersi mutualmente, come abbiamo fatto oggi, offrendo il nostro aiuto ai gestori di rete interessati, in particolare alla Francia”. Un evento come quello avvenuto oggi, spiega Crivelli, per fortuna si verifica molto raramente. “Come per le autostrade, l’elettricità circola in ogni momento attraverso le le reti elettriche, che sono connesse. C’è una stretta collaborazione tra i gestori di rete proprio per gestire questi flussi a livello internazionale”.

Blackout paralizza Spagna e Portogallo
SEIDISERA 28.04.2025, 18:00
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Notiziario 28.04.2025, 14:00
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