La Commissione europea ha proposto lunedì ai 27 paesi dell’UE possibili ritorsioni per un valore di 72 miliardi di euro (66,9 miliardi franchi), nel caso in cui gli Stati Uniti imponessero dazi doganali del 30% sulle loro importazioni provenienti dal mercato comune.
“Prima negoziamo, ma allo stesso tempo ci prepariamo”, ha assicurato il commissario europeo Maros Sefcovic davanti alla stampa, al termine di una riunione dei ministri del Commercio dell’UE a Bruxelles. Ha sottolineato che si tratta di una posizione comune dei Ventisette.
“I ministri hanno adottato una posizione totalmente unita sulla necessità di essere pronti a reagire” se necessario, ha dichiarato da parte sua il ministro danese degli Affari esteri Lars Lokke Rasmussen, il cui paese detiene attualmente la presidenza di turno dell’UE.
Il commissario europeo, capo negoziatore in queste difficili trattative commerciali con Washington, ha confermato la sua intenzione di proseguire le discussioni fino alla data limite del 1° agosto decisa dal presidente Donald Trump.
“Ma come ho già detto, ci vogliono due mani per applaudire”, ha detto Sefcovic e quindi l’UE deve anche preparare eventuali ritorsioni in caso di fallimento delle discussioni. La lista di 72 miliardi di euro di merci americane che l’UE potrebbe colpire non esaurisce il campo di tutte le possibilità, ha inoltre indicato.
“Tutti gli strumenti restano sul tavolo”, ha sottolineato. L’UE ha già preparato una lista distinta di importazioni americane del valore di 21 miliardi di euro che è pronta a prendere di mira a causa dei dazi doganali già imposti da Trump su acciaio e alluminio. Queste misure sono attualmente sospese.

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