La prima pietra lunedì, le fondamenta a settembre, l'inaugurazione già l'anno prossimo. Nuovo cantiere per il Teatro alla Scala di Milano, progetto sempre dell'architetto ticinese Mario Botta: si parte da quota diciotto metri sotto il livello stradale, che è la profondità raggiunta dallo scavo per le fondamenta.
La nuova torre, con sei piani interrati e 11 fuori terra, avrà una passerella che la collega al teatro, un'immensa sala prove per l'orchestra con un'acustica talmente accurata che potrà essere usata come sala incisione, una sala prove per il ballo, spazio per gli uffici che ora si trovano in via Verdi: è questo il nuovo edificio della Scala, firmato dall'architetto Mario Botta con Emilio Pizzi, di cui lunedì è stata posata la prima pietra alla presenza del sindaco Giuseppe Sala.
Dopo il palco e dopo la torre scenica, su cui Botta ha lavorato dal 2002 al 2004, ora l'architetto ticinese ha ideato, per quello che è considerato uno dei teatri più belli del mondo, un'altra torre che ricorderà la silhouette della Torre Velasca di Milano.