La COP30 in Brasile entra nella retta finale con le negoziazioni frenetiche da parte dei delegati dei vari paesi per arrivare ad accordi concreti sulla strada della riduzione degli effetti del cambiamento climatico.
Intanto il consigliere federale Albert Rösti è arrivato a Belem per accompagnare i lavori dei ministri dell’ambiente in vista della stesura del documento finale del vertice, atteso per questo fine settimana.
L’impegno svizzero in Brasile
La conferenza delle parti ONU ha rivoluzionato la città di Belem, capitale dello stato del Parà e centro importante nel cuore dell’Amazzonia brasiliana.
La Svizzera ha preparato durante tutto il 2025 un percorso di avvicinamento al vertice coinvolgendo diverse realtà locali in una piattaforma nel segno della sostenibilità e della ricerca scientifica. Uno dei progetti è stato realizzato nella comunità di Vila da Barca, un quartiere di baracche e case di legno e lamiere costruito su palafitte a margine del fiume Guamá, che bagna Belem. La favela, come vengono chiamati in Brasile questo tipo di insediamenti, presenta delle sfide rilevanti sotto il punto di vista dell’abitabilità e delle infrastrutture; case precarie, mancanza di una rete fognaria adeguata, scarse possibilità di fonti di lavoro diretto. L’ambasciata svizzera ha promosso un corso di cucina per 24 donne della comunità, che sono state formate da una chef professionista per poter lavorare in ristoranti o grandi eventi. Il corso ha permesso loro di acquisire competenze essenziali per trasformare la loro passione per la cucina regionale del Parà, una delle più ricche e variate del Brasile, in uno sbocco professionale per il futuro.
La prima opportunità è arrivata proprio nei giorni della COP30; sono loro, infatti, a gestire la cucina della Casa Svizzera e del centro di appoggio del Regno Unito durante la Conferenza. Ana Carla Figuereido si è detta entusiasta dell’esperienza ed è pronta ad inaugurare subito dopo il vertice un piccolo ristorante di pesce assieme alla sorella nella zona portuaria di Belem. “La cucina fa parte della nostra vita quotidiana perché abbiamo sempre preparato dei pasti di asporto come una forma di integrare il nostro reddito famigliare, il corso ha valorizzato le nostre competenze per prendere il volo in campo gastronomico”.
A Belem la Confederazione ha anche partecipato finanziariamente al progetto di ristrutturazione della Casa Museo Emilio Goeldi, un importante centro di studio e ricerca sulla botanica e zoologia dell’amazzonia intitolato al naturalista elvetico emigrato in Brasile a fine Ottocento. Il museo occupa una regione nel centro della città, con uno zoo, un giardino botanico, una sala di esposizione e un centro di studi che attira ricercatori da tutto il mondo. L’impegno svizzero per la preservazione della più grande foresta tropicale del Pianeta, elemento centrale nella lotta al riscaldamento globale, si è concretizzato durante la Cop30 con una donazione aggiuntiva di 5 milioni di franchi, che si aggiungono ai 5 milioni già stanziati, per il Fondo Amazzonia, la strategia di aiuto internazionale alla foresta in supporto al Brasile.

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