“Ho un lungo viaggio davanti a me ma so che sconfiggerò questa cosa”. L’incredulità di una diagnosi è inevitabile ma poi viene fuori il carattere della 40enne top model: Bianca Balti ha rivelato di aver scoperto che il suo dolore all’addome era un cancro alle ovaie al terzo stadio. “E’ stata una settimana piena di paura, dolore e lacrime, ma soprattutto amore, speranza, risate e forza - scrive su Instagram- Per me, per i miei cari (le mie ragazze in cima alla lista) e per tutti voi che avete bisogno di forza, potete prenderne un po’ a prestito da me. Capita nella vita; finora il cancro mi ha dato la possibilità di trovare la bellezza attraverso gli ostacoli che la vita ti mette davanti”.
Bianca Balti
I “big killers”
Ogni anno questa malattia viene diagnosticata a circa 600 persone in Svizzera e molte sono over50, informa la Lega Contro il Cancro. È uno dei cosiddetti “big killers” e al momento della diagnosi fino all’80% delle pazienti presenta una malattia già in fase avanzata. Due anni fa, come la nota attrice Angelina Jolie prima di lei, Balti si era sottoposta a una doppia mastectomia preventiva dopo aver scoperto di avere la mutazione genetica BRCA1, che aumenta esponenzialmente il rischio di contrarre un tumore al seno e/o alle ovaie.
La mutazione nei geni BRCA1 e BRCA2
La sindrome del cancro ereditario dell’ovaio (e del seno) è il prodotto di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2 ma va sottolineato che la mutazione del gene di per sé non provoca la patologia ma aumenta il rischio di ammalarsi. Questi due tipi di tumore sono stati al centro degli incontri del Congresso Europeo di Oncologia ESMO a Barcellona.
In particolare, sono stati presentati studi, che evidenziano un aumento della sopravvivenza con l’aggiunta dell’immunoterapia agli attuali trattamenti standard. “Il beneficio in termini di migliore sopravvivenza globale dovrebbe cambiare la nostra pratica il prima possibile- afferma la dott.ssa Isabelle Ray-Coquard, presidente GINECO, Université Claude Bernard di Lione. L’immunoterapia più la chemioradioterapia fornisce un nuovo standard di cura per i pazienti con cancro cervicale localmente avanzato ad alto rischio. Le terapie attuali come la radiochemioterapia sono in grado di curare questa malattia ma con notevoli effetti collaterali per i pazienti. Dobbiamo aumentare le possibilità di essere curati con nuove opzioni che sono meglio tollerate- aggiunge- la ricerca dovrebbe individuare sottogruppi di pazienti con malattia localizzata, che beneficiano in particolare dell’immunoterapia”.
Un altro studio ha trovato un’attività antitumorale “promettente” con un nuovo farmaco anticorpale coniugato, mirato alla proteina claudina 6 in pazienti pretrattati per tumori ovarici ed endometriali.
Kate Middleton ha terminato la chemioterapia
Telegiornale 09.09.2024, 20:00