La giustizia francese ha prolungato il fermo di un uomo interrogato da mercoledì in relazione all'inchiesta sul quadruplice omicidio del 2012 a Chevaline, in Alta Savoia, uno dei grandi enigmi irrisolti della recente storia transalpina malgrado migliaia di ore di inchiesta e audizioni e tonnellate di documenti spulciati.
L'identità della persona non è stata rivelata. Il suo legale ha spiegato che si tratta di un testimone che era stato escluso all'epoca dai sospetti e che la detenzione del suo cliente "non si giustifica" perché ha sempre "contribuito attivamente alla ricerca della verità".
Aggiornamento (18.00) – L’uomo è stato rilasciato
Nel tardo pomeriggio è poi arrivata dalla Francia la notizia del rilascio dell’uomo, su cui non pende nessuna accusa. “Le spiegazioni fornite e le verifiche hanno permesso di scartare un suo coinvolgimento nei fatti” scrive il ministero della giustizia in una nota, che ribadisce pure che le indagini sul caso proseguiranno.
Il caso
Il 5 settembre di 10 anni fa, un britannico di origine irachena di 50 anni, la moglie di 47 e la suocera di 74 erano stati ritrovati morti in auto su una strada di campagna non lontano dal Lago di Annecy, uccisi con diversi colpi di arma da fuoco alla testa. Erano sopravvissute le due bambine della coppia, una indenne e l'altra gravemente ferita. Era stato trovato anche il cadavere di un ciclista 45enne della regione, probabile vittima collaterale.
A scoprire la vettura era stato un altro ciclista di passaggio, lui pure britannico, che in un primo tempo pensò a un incidente ma visti i corpi di rese subito conto dell'accaduto. La scena del delitto era stata isolata fino all'arrivo degli esperti forensi.
I sospetti erano ricaduti inizialmente sul fratello del 50enne, i due avevano divergenze riguardanti l'eredità del padre. L'uomo era anche stato arrestato nel Regno Unito e trattenuto per qualche tempo. La famiglia propendeva invece piuttosto per un caso di spionaggio industriale, visto che la vittima era ingegnere in ambito satellitare. Nel 2014 era stato fermato e poi rilasciato un ex poliziotto nella cui casa era stato rinvenuto un arsenale.