Il gran numero di studenti stranieri della prestigiosa università privata di Harvard è stato lasciato nel limbo venerdì dopo l’annuncio che non saranno ammessi al prossimo anno accademico, in un’ulteriore escalation dell’offensiva del governo statunitense contro l’istruzione superiore.
Secondo il suo sito web, l’università del nord-est degli Stati Uniti, che è classificata tra le migliori al mondo e ha prodotto 162 premi Nobel, accoglierà quest’anno circa 6’700 “studenti internazionali”, pari al 27% del totale.

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Telegiornale 23.05.2025, 12:30
“La certificazione del programma SEVIS (Student and Exchange Visitor) dell’Università di Harvard è revocata con effetto immediato”, ha scritto giovedì la segretaria alla Sicurezza interna USA Kristi Noem in una lettera all’università. A suo avviso, ciò significa che a Harvard è vietato ricevere studenti con visti F o J per l’anno accademico 2025-2026, una perdita potenzialmente enorme per il campus, sia dal punto di vista finanziario che della sua reputazione internazionale. Secondo Kristi Noem, gli studenti stranieri già iscritti devono “trasferirsi” in un’altra università o rischiano di perdere il visto.

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“Questa decisione (...) è l’ultima di una serie di misure di ritorsione e di palese autoritarismo contro la più antica istituzione di istruzione superiore degli Stati Uniti”, ha denunciato l’Associazione americana dei professori universitari (AAUP) di Harvard. “L’amministrazione Trump sta cercando illegalmente di distruggere l’istruzione superiore negli Stati Uniti”.

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