Negli Stati Uniti, il presidente Donald Trump rivendica il successo della sua politica commerciale. A beneficiarne sarebbero le casse statali, che – secondo l’istituto indipendente Tax Foundation – potrebbero incassare fino a 2’100 miliardi di dollari in dieci anni grazie ai dazi doganali oggi in vigore.
“Questo, beninteso, partendo dal presupposto che i flussi commerciali verso gli Stati Uniti rimangano ai livelli attuali”, precisa da Washington il corrispondente RSI Andrea Vosti ai microfoni di SEIDISERA.
Le entrate, spiega sempre Vosti, servirebbero a compensare circa la metà dei tagli fiscali varati sotto la presidenza Trump, stimati in 4’500 miliardi nello stesso arco di tempo. A giugno, gli introiti doganali hanno raggiunto i 30 miliardi, con un aumento del 261% rispetto all’anno precedente.
Il segretario al Commercio Howard Nick prevede fino a 50 miliardi di entrate mensili nei prossimi mesi, “e questo prima ancora che a essere tassati siano i semiconduttori o i farmaci”, sottolinea Vosti.