Mondo

Etiopia, completata la maxi diga sul Nilo

Il primo ministro Abiy Ahmed Ali annuncia l’inaugurazione a settembre del controverso progetto idroelettrico, fonte di tensioni con Egitto e Sudan

  • Oggi, 13:25
02:50

Radiogiornale delle 12.30 del 04.07.2025: le spiegazioni di Freddie del Curatolo, collaboratore RSI dall’Africa

RSI Info 04.07.2025, 13:24

  • Keystone
Di: AFP/ludoC 

La maxi diga idroelettrica costruita dall’Etiopia sul Nilo è “ora completata” e sarà inaugurata a settembre. Lo ha annunciato il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali, parlando del progetto che sta causando tensioni con i paesi vicini, in particolare l’Egitto.

Lanciata nel 2011 con un costo di 4,8 miliardi di franchi, la “Grande diga del rinascimento etiope” è presentata come la più grande opera idroelettrica d’Africa. È larga 1,8 km e alta 145 metri.

“Il cantiere è ora terminato e ci stiamo preparando per l’inaugurazione ufficiale”, ha dichiarato il premier davanti al Parlamento. “Ai nostri vicini a valle, Egitto e Sudan, il nostro messaggio è chiaro: la diga del Rinascimento non è una minaccia, ma un’opportunità comune”.

Il primo ministro ha sottolineato che l’energia e lo sviluppo generati dalla diga contribuiranno non solo alla crescita dell’Etiopia, ma di tutta la regione. Ha anche affermato che questo sviluppo non avverrà “a scapito dei nostri fratelli e sorelle sudanesi ed egiziani”.

L’Etiopia, secondo paese più popoloso del continente con circa 130 milioni di abitanti, ha crescenti bisogni energetici. Secondo la Banca Mondiale, a gennaio 2025 circa 60 milioni di etiopi vivevano senza elettricità.

A Guba, sul sito della diga, diverse turbine delle 13 previste sono già in funzione dal 2022. Una volta completata, la diga dovrebbe raggiungere una capacità di produzione di 5’000 megawatt.

Egitto e Sudan, situati a valle, hanno più volte denunciato questo progetto “unilaterale” di Addis Abeba che minaccerebbe il loro approvvigionamento idrico. L’Egitto, che dipende dal Nilo per il 97% del suo fabbisogno idrico, continua a invocare un diritto storico sul fiume e ad affermare che la diga etiope rappresenta una minaccia “esistenziale”.

Il Cairo e Khartoum hanno chiesto all’Etiopia di cessare le operazioni di riempimento, in attesa di un accordo tripartito sul funzionamento della diga. Diversi tentativi di mediazione tra i paesi coinvolti sono falliti negli ultimi anni.

Gli esperti ritengono che l’opera abbia anche portato alla formazione di un fronte di paesi ostili all’Etiopia intorno all’Egitto. Le relazioni di Addis Abeba si sono recentemente distese con la Somalia, ma rimangono tese con l’Eritrea.

Per l’inaugurazione dell’opera, prevista a settembre, Abiy Ahmed Ali ha invitato “i governi e i popoli di Egitto, Sudan e di tutti i paesi del bacino del Nilo a unirsi a noi per celebrare questa tappa storica”.

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare