Mondo

Europa, la porta balcanica

Reportage dalla Serbia che in 5 campi per asilanti ospita chi aspetta di passare il confine ungherese

  • 28.01.2015, 23:25
  • 01.06.2023, 19:26
Le principali vie di accesso illegali all'Europa

Le principali vie di accesso illegali all'Europa

  • Frontex

La porta dell’Europa per i migranti clandestini si trova in Serbia. Il paese è il punto di snodo della cosiddetta rotta balcanica, l’alternativa via terra alle carrette del mare. La strada da Siria, Iraq e Afghanistan passa attraverso Turchia, Grecia, Macedonia. Dopo la Serbia ci sono l’Ungheria, e di lì Austria e nord Europa oppure in Italia. Il periplo può durare anche mesi o anni, perché i migranti a volte vengono rimbalzati alle frontiere, ma per lo più è sicura. Niente scafisti. Ci si affida a passatori che chiedono fino a 6’000 euro a persona.

Secondo i dati di Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere, nel 2013 gli ingressi irregolari al confine serbo-ungherese sono stati 19'000, il triplo del 2012. Numeri più bassi di quelli delle coste siciliane, ma il trend è in ascesa. E dove ci sono confini da attraversare fiorisce il business dei trafficanti di uomini.

Per i migranti la permanenza in Serbia - spiega Rados Djurovic, direttore del Centro protezione e asilo, una ong di Belgrado - è molto difficile perché il paese è solo una tappa del viaggio e nessuno si occupa di loro. I 5 campi per richiedenti asilo sono stracolmi e le procedure difficili. Sono lasciati soli, spesso esposti a gruppi criminali che potrebbero approfittare della loro fragilità. Nel centro di Banja Koviliacia c’è chi, come l’ingegnere di Bagdad Halawadi Safadi, da 4 anni aspetta il suo permesso di asilo. Tra gli ospiti anche tanti africani. E chi non trova posto si arrangia come può. Dormono in ruderi o tende nel bosco.

Le mete cui tutti i presenti nei campi serbi aspirano sono chiare

Le mete cui tutti i presenti nei campi serbi aspirano sono chiare

  • RSI

Quasi nessuno vuole rimanere in Serbia. Tutti puntano a ricongiungersi con amici o familiari in Inghilterra, Germania o Svezia. Chi fa domanda di asilo cerca di guadagnare tempo per organizzare il viaggio verso nord.

La loro sorte è nelle mani dei passatori come quelli che abbiamo incontrato (si veda il servizio del TG). Le organizzazioni coinvolte, spesso anche singoli tassisti o camionisti, operano in ogni paese attraversato. Qui, sulla porta dell’Europa, dall’altra parte di Lampedusa, il traffico di migranti è fiorente e rende milioni di euro.

Diem/TG

Dal TG20 il video di Giampaolo Musumeci:

28.01.2015: Turchia, nuova rotta per clandestini

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