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Gaza ancora sotto assedio mentre si parla di tregua

Netanyahu annuncia progressi nei negoziati, ma i bombardamenti continuano: decine di vittime tra i civili - L’ONU: quasi 800 morti mentre cercavano cibo

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Nuova strage di bambini a Gaza

Telegiornale 11.07.2025, 12:30

Di: Agenzie/TG/YR 

Mentre il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha concluso la sua visita a Washington annunciando che una tregua con Hamas potrebbe essere “più vicina”, nella Striscia di Gaza si continua a morire. Le parole di speranza si scontrano con la realtà di una nuova strage: almeno 82 persone sono state uccise giovedì in attacchi aerei israeliani, tra cui 10 bambini che si trovavano in fila davanti a una clinica per ricevere integratori alimentari. Avevano tra i 2 e i 14 anni.

Secondo l’ONU, sono almeno 798 i palestinesi uccisi dal 27 maggio mentre cercavano di ottenere aiuti umanitari. Solo venerdì, 12 persone sono morte nei pressi di un centro di distribuzione a nord-ovest di Rafah, e altre due sono state uccise a Khan Younis. Le immagini che arrivano da Gaza sono strazianti: urla di bambini, madri disperate, corpi tra le macerie.

Netanyahu, parlando ai media statunitensi, ha dichiarato: “Spero che potremo concludere un accordo in pochi giorni”. Ma ha ribadito le condizioni israeliane: rilascio di metà degli ostaggi (vivi o morti), una tregua di 60 giorni durante la quale Hamas dovrà deporre le armi, Gaza dovrà essere smilitarizzata e Hamas non dovrà più avere alcuna capacità governativa o militare. “Se non otterremo questo con i negoziati, lo otterremo con la forza”, ha aggiunto.

Nel frattempo, le operazioni umanitarie sono sempre più difficili. A Khan Younis, Medici Senza Frontiere ha evacuato la clinica di Al Attar dopo che i carri armati israeliani si sono avvicinati a meno di 100 metri. L’accesso all’ospedale Nasser è stato bloccato, mentre l’area – già rifugio per sfollati – è stata colpita da droni e raid aerei.

Nel frattempo, la Gaza Humanitarian Foundation ha annunciato nuove modalità di distribuzione del cibo e l’apertura di nuovi centri e per la prima volta in oltre quattro mesi, circa 75’000 litri di carburante forniti dall’ONU sono entrati nella Striscia, ma non bastano nemmeno per un giorno di fabbisogno energetico.

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Nuova strage di bambini a Gaza

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