È trascorsa esattamente una settimana dall’inizio della vasta offensiva aerea con cui Israele, nell’intento di distruggere i siti del programma nucleare iraniano, ha aperto le ostilità militari con la Repubblica islamica. Gli attacchi incrociati fra i due Paesi proseguono: nelle prime ore di oggi, venerdì, un drone iraniano è stato intercettato nella regione di Haifa, a nord di Israele; l’aviazione dello Stato ebraico ha quindi effettuato nella notte, con più di 60 aerei da combattimento, una nuova serie di incursioni in Iran.
Si stima che i raid israeliani abbiano finora causato in Iran centinaia di morti. Sono invece finora una ventina i civili che in Israele hanno perso la vita a seguito dei contrattacchi iraniani.
Intanto, sullo sfondo del conflitto, si intensificano i tentativi di mediazione internazionale. Ed è previsto proprio per oggi, a Ginevra, un incontro fra il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi e i suoi omologhi di Gran Bretagna, Francia e Germania, assieme all’alta rappresentante dell’UE per la politica estera Kaja Kallas. Si tratterà del primo vero confronto alla ricerca di una soluzione negoziata con la Repubblica islamica.