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Gaza, incertezza sui prossimi passi dell’accordo di pace

Lunedì lo scambio di ostaggi e israeliani e detenuti palestinesi; Trump in Egitto: “Un giorno formidabile per il Medio Oriente” - E ora cosa succederà?

  • 14 ottobre, 08:55
  • 14 ottobre, 09:08
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Trump in Egitto,a Sharm El-Sheikh

  • Keystone
Di: Redazione RSI Info/Agenzie 

“Un giorno formidabile per il Medio Oriente”: sono state queste le parole di Donald Trump, che ieri - lunedì - ha firmato in Egitto una dichiarazione che mira a cementificare il cessate il fuoco a Gaza, dopo uno scambio di ostaggi israeliani e detenuti palestinesi avvenuto in giornata fra Hamas e lo Stato ebraico. Poche ore prima, recatosi a Gerusalemme, il presidente israeliano aveva parlato davanti alla Knesset, il Parlamento israeliano, annunciando la fine “di un lungo incubo” per Israele e i palestinesi.

Dal Telegiornale

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14 ottobre, 23:05

Mahmud Abbas condanne le esecuzioni di Hamas

L’ufficio della presidenza dell’Autorità Nazionale Palestinese ha condannato le esecuzioni sommarie e di massa compiute da Hamas e documentate a Gaza nei giorni scorsi. Nella dichiarazione si afferma che si tratta di “crimini efferati” che non hanno giustificazione e riflettono l’insistenza di Hamas nel governare attraverso la forza e il terrore.

L’ufficio di Mahmud Abbas dichiara inoltre che “queste violazioni devono essere fermate immediatamente e che “il ripristino della legge e delle legittime istituzioni del popolo palestinese a Gaza è l’unico modo per porre fine allo stato di caos e ricostruire la fiducia nazionale”.

14 ottobre, 22:04

Hamas consegna altre salme alla Croce Rossa

Hamas ha consegnato i corpi di altri quattro ostaggi uccisi. L’esercito israeliano ha confermato che le salme sono state affidate alla Croce Rossa, che le trasferirà ai militari per l’identificazione.

“Hamas è obbligato a rispettare l’accordo e a prendere le misure necessarie per restituire gli ostaggi”, si legge nel comunicato dell’esercito. In base al cessate il fuoco, il gruppo deve consegnare in totale 28 corpi: 20 restano ancora nella Striscia di Gaza.

14 ottobre, 19:49

Al Jazeera, 44 morti e 29 feriti a Gaza nelle ultime 24 ore

Il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha riferito che 44 corpi sono stati trasportati in ospedale nelle ultime 24 ore, oltre a 29 feriti. Lo riferisce al Jazeera. Il ministro ha affermato che i corpi di 38 delle vittime sono stati recuperati dalle macerie, dove altri restano intrappolati. Secondo il bilancio fornito da Hamas, il totale delle vittime dal 7 ottobre 2023 è salito a 67’913 morti e 170’134 feriti. Sono 9 invece i palestinesi uccisi dall’IDF (forze armate israeliane) dall’alba mentre cercavano di tornare nelle loro case a Gaza City e a Khan Yunis, sempre secondo al Jazeera.

14 ottobre, 19:44

Video shock mostra miliziani che uccidono oppositori a Gaza

Dal primo giorno di tregua va avanti la mattanza dei miliziani di Hamas contro i clan oppositori e le famiglie beduine che negli ultimi mesi di guerra si sono schierate apertamente contro Hamas cercando di prendere in mano la sicurezza dei camion di aiuti che entrano a Gaza. Le uccisioni pubbliche compaiono nei video che arrivano sui social dalla Striscia. L’ultimo filmato mostra i miliziani, vestiti in abiti civili, mentre giustiziano 7 oppositori accusati di tradimento e connivenza con Israele. La scena raccapricciante fa vedere i 7 condannati a morte in ginocchio e con le mani legate dietro la schiena, intorno una folla di persone, tra cui molti bambini e adolescenti, che riprendono la scena con i cellulari, urlano Allahu Akbar, inneggiano, fischiano. Poi gli spari e il sangue, i corpi a terra.

14 ottobre, 19:42

Trump, "le salme degli ostaggi devono ritornare ora"

Il presidente statunitense Donald Trump chiede il ritorno delle salme degli ostaggi di Hamas. “Il lavoro non è terminato”, ha scritto il presidente in un post su Truth. “La fase due inizi adesso per favore”, ha aggiunto.

14 ottobre, 17:29

Nella Striscia di Gaza 55 milioni di tonnellate di macerie

Son oltre 55 milioni le tonnellate di macerie che devono essere rimosse nella Striscia di Gaza. Si tratta di una stima resa nota a Gerusalemme da Jaco Cilliers del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo. E ha affermato che per la ricostruzione saranno necessari 70 miliardi di dollari, di cui 20 miliardi soltanto nei prossimi tre anni.

14 ottobre, 17:24

Valico di Rafah chiuso, per ora

Il valico di Rafah, tra la Striscia di Gaza e l’Egitto, resterà chiuso fino a mercoledì. E le consegne di aiuti saranno ridotte, secondo tre rappresentanti del governo israeliano. Questo perché Hamas non ha consegnato tutti i corpi degli ostaggi israeliani morti, come concordato nell’accordo di cessate il fuoco. Il movimento aveva precedentemente dichiarato che il recupero dei corpi avrebbe richiesto del tempo, poiché non sono noti tutti i luoghi di sepoltura nelle macerie della Striscia di Gaza.

14 ottobre, 10:59

Lanciata un'iniziativa popolare per il riconoscimento della Palestina

Inserire nella Costituzione svizzera l’obbligo per il governo di riconoscere lo Stato palestinese. È quanto chiede un comitato composto di esponenti della sinistra e del mondo giuridico che martedì ha lanciato una raccolta firme per un’iniziativa popolare.

Perché la popolazione sia chiamata alle urne, dovranno essere raccolte 100’000 firme entro il 14 aprile 2027. Oltre al riconoscimento della Palestina quale Stato sovrano e indipendente nella Costituzione, entro tre mesi dal voto andrà trasmessa una dichiarazione corrispondente all’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).

Ad oggi circa 150 nazioni hanno compiuto questo passo, tra cui quattro delle cinque con diritto di veto presso l’ONU: Russia, Gran Bretagna, Cina e Francia. All’appello mancano dunque soltanto gli Stati Uniti.

14 ottobre, 09:00

Casa Bianca diffonde testo "Dichiarazione di Trump per pace"

“Noi sottoscritti accogliamo con favore il vero e storico impegno e la realizzazione, da parte di tutte le parti, dell’accordo di pace di Trump, che pone fine a oltre due anni di profonde sofferenze e perdite — aprendo un nuovo capitolo per la regione, definito dalla speranza, dalla sicurezza e da una visione condivisa di pace e prosperità”: inizia così la ‘Dichiarazione di Trump per una Pace e una Prosperità durature’ diffusa dalla Casa Bianca e firmata, oltre che dal presidente americano, dai leader di Egitto, Turchia e Qatar nel vertice a Sharm el Sheik.

“Sosteniamo e appoggiamo con convinzione - prosegue il testo - i sinceri sforzi del presidente Trump per porre fine alla guerra a Gaza e portare una pace duratura in Medio Oriente. Insieme, attueremo questo accordo in modo da garantire pace, sicurezza, stabilità e opportunità per tutti i popoli della regione, inclusi sia i palestinesi che gli israeliani. Comprendiamo che una pace duratura - continua la dichiarazione - sarà quella in cui sia i palestinesi che gli israeliani potranno prosperare con i loro diritti umani fondamentali protetti, la loro sicurezza garantita e la loro dignità rispettata”.


14 ottobre, 08:56

Biden si congratula con Trump

L’ex presidente americano Joe Biden ha salutato l’accordo di pace in Medio Oriente congratulandosi con Donald Trump per il suo lavoro.

“Sono profondamente grato e sollevato che questo giorno sia arrivato - scrive Biden sul suo account X -: per gli ultimi 20 ostaggi ancora in vita, che hanno attraversato un inferno inimmaginabile e sono finalmente riuniti alle loro famiglie e ai loro cari, e per i civili di Gaza che hanno subito perdite incommensurabili e che finalmente avranno la possibilità di ricostruire le loro vite”.

“La strada verso questo accordo - continua l’ex presidente Usa - non è stata facile. La mia amministrazione ha lavorato instancabilmente per riportare a casa gli ostaggi, portare soccorso ai civili palestinesi e porre fine alla guerra. Mi congratulo con il presidente Trump e la sua squadra per il loro lavoro volto a portare a termine un rinnovato accordo di cessate il fuoco”.


“Ora - conclude Biden -, con il sostegno degli Stati Uniti e del mondo, il Medio Oriente è sulla strada verso una pace che spero duri e un futuro per israeliani e palestinesi con pari misure di pace, dignità e sicurezza”.



14 ottobre, 08:55

Un accordo di pace? “Chiamatela tregua”

Due esperti, il professor Riccardo Redaelli e l’ex ambasciatore svizzero Tim Guldimann, analizzano criticamente l’intesa raggiunta in Egitto: “Si negozia con i nemici. Ma non ho visto i palestinesi”

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