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Trump alla Knesset: “È l’alba storica di un nuovo Medio Oriente”

Il presidente statunitense celebra la fine del conflitto con Hamas e invita alla cooperazione regionale. Proteste in aula: espulsi due deputati che chiedevano il riconoscimento della Palestina

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“Il più grande amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca”

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Di: ATS/ANSA/Reuters/YR 

In un discorso solenne e carico di significato politico, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato lunedì alla Knesset, il parlamento israeliano, celebrando la fine delle ostilità con Hamas e la liberazione degli ostaggi. “Israele ha vinto tutto ciò che si poteva ottenere con la forza delle armi. Ora è il momento di trasformare queste vittorie contro i terroristi sul campo di battaglia nel premio finale: pace e prosperità per l’intero Medio Oriente”, ha dichiarato Trump, accolto con una standing ovation.

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Trump accolto come un eroe

Telegiornale 13.10.2025, 12:30

Il discorso è stato però segnato da momenti di tensione. Due parlamentari israeliani, Ayman Odeh (capo del partito arabo Hadash) e Ofer Cassif (l’unico deputato ebreo del partito), hanno esposto un cartello con la scritta “Riconoscete la Palestina”, provocando l’intervento immediato delle forze di sicurezza della Knesset, che li hanno allontanati dall’aula. Trump ha commentato l’episodio con sarcasmo: “È stato molto efficiente”.

Nonostante le proteste, il presidente ha insistito sul messaggio di riconciliazione: “La pace non è solo una speranza che possiamo sognare, ma una realtà su cui possiamo costruire, giorno dopo giorno, persona dopo persona, nazione dopo nazione”. Trump ha parlato di una “alba storica” per il Medio Oriente.

Particolare attenzione è stata poi dedicata alla situazione di Gaza: “L’attenzione deve concentrarsi sul ripristino della stabilità, della sicurezza, della dignità e dello sviluppo economico, affinché i bambini di Gaza possano avere la vita che meritano”.

Il presidente ha anche aperto alla possibilità di dialogo con l’Iran: “La mano dell’amicizia e della cooperazione è sempre aperta, anche verso chi ha inflitto tanta morte in Medio Oriente”.

Durante il suo intervento, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha lodato Trump come “il più grande amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca” e ha auspicato nuovi accordi di pace con paesi arabi e musulmani. “Abbiamo pagato un prezzo altissimo per la guerra, ma i nostri nemici hanno capito quanto siamo forti e risoluti. Questo è il fondamento della pace: la pace grazie alla forza”.

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L'analisi di Mario Del Pero

Telegiornale 13.10.2025, 12:30

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