La Corte costituzionale tedesca ha deciso di vietare a un piccolo partito neonazista di ricevere finanziamenti pubblici per sei anni, aprendo la strada a un procedimento analogo contro Alternative für Deutschland (AfD).
Il partito NPD, ribattezzato l’anno scorso “Die Heimat” (La Patria), “in spregio alla dignità umana e al principio democratico della Costituzione, persevera nel cercare di sostituire l’ordine costituzionale esistente con uno Stato nazionale autoritario”, ha stabilito la Corte nella sua sentenza martedì .”L’atteggiamento razzista, in particolare anti-musulmano, antisemita e anti-zingaro” del partito NPD è contrario ai principi costituzionali della Germania, ha scritto la Corte..
Nonostante la sua insignificanza sulla scena politica - con circa 3’000 membri secondo i dati ufficiali - il partito ha una rete nazionale, in particolare attraverso un’organizzazione giovanile nazionalista e associazioni a livello locale, ha sottolineato la Corte. Organizza raduni, feste popolari e passeggiate per promuovere la sua ideologia razzista e cerca di avere una “forte presenza” negli eventi pubblici. “Le forze che vogliono smantellare e distruggere la nostra democrazia non devono ricevere un centesimo di finanziamento statale”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Nancy Faeser, in un comunicato stampa.
Il Bundestag, il Bundesrat e il Governo federale avevano chiesto l’abolizione dei sussidi e dei benefici concessi a questo partito nel 2019.
In Germania, qualsiasi partito che ottenga almeno lo 0,5% alle elezioni nazionali o europee, o l’1% alle elezioni regionali, riceve denaro pubblico. Questo non è più il caso per l’NPD, che però ha continuato a beneficiare di vantaggi fiscali, in particolare per quanto riguarda le donazioni, i regali e le eredità.
Questa sentenza probabilmente alimenterà il dibattito sull’opportunità di utilizzare quest’arma legale per contrastare l’ascesa dell’AfD, il principale partito di estrema destra.
Grazie alla sentenza di Karslruhe, “conosceremo meglio gli ostacoli concreti di una simile procedura”, ha osservato il deputato socialdemocratico Johannes Fechner prima della decisione. “Questo potrebbe riguardare anche altri partiti”, ha aggiunto, riferendosi all’AfD.
L’AfD è finito al centro dei riflettori dopo la recente inchiesta giornalistica che ha rivelato come diversi suoi membri, tra cui uno vicino alla co-presidente Alice Weidel, hanno recentemente discusso della deportazione di massa delle persone di origine straniera durante un raduno. Queste rivelazioni hanno provocato anche una reazione della società civile in Germania; da diversi giorni si stanno svolgendo in tutto il Paese manifestazioni con migliaia di persone contro l’AfD, accusato di essere un pericolo per la democrazia.

Proteste contro l'AFD, la risposta dei vertici
Telegiornale 23.01.2024, 12:30