Promesse di un “nuovo periodo d’oro”, accordo sulle terre rare e scambi calorosi: la premier giapponese ha curato martedì il suo primo incontro con il presidente americano Donald Trump, che ha assicurato che Washington è il più forte alleato di Tokyo.
Il Giappone è la seconda tappa del tour asiatico del presidente USA, dopo la Malesia e prima della Corea del Sud, dove giovedì si terrà l’incontro più atteso del viaggio, con il suo omologo cinese Xi Jinping, che dovrebbe portare a un accordo commerciale tra le due potenze.
Il meeting con l’inquilino della Casa Bianca è stato del resto un test diplomatico ad alto rischio per Sanae Takaichi, la prima donna a guidare il Giappone e in carica da una settimana, chiamata ad affrontare una situazione complessa, segnata dalla crescente potenza militare della Cina e dalle tariffe doganali imposte da Washington.
“Voglio assicurarle che sarà un rapporto privilegiato. Se ha bisogno di qualcosa, se posso aiutarla, noi ci saremo. Siamo un alleato di primissimo livello”, ha assicurato Trump all’inizio dell’incontro.
Secondo una dichiarazione dei due leader, Tokyo e Washington “faranno nuovi passi verso un nuovo periodo d’oro” della loro alleanza “sempre più forte”. Secondo la Casa Bianca, Takaichi ha anche espresso l’intenzione di raccomandare Trump per il Premio Nobel per la pace, un obiettivo che è diventato un’ossessione per il presidente americano.
Dalle terre rare alla difesa
Come segno di vicinanza i due Paesi hanno firmato un accordo quadro per “garantire” le forniture di terre rare e minerali critici, attraverso una stretta cooperazione e aiuti finanziari. L’annuncio è arrivato poco dopo che Pechino ha adottato misure drastiche per limitare le esportazioni di questi materiali essenziali per le industrie avanzate, di cui la Cina detiene un quasi monopolio.
In ambito di difesa, Trump sostiene una politica di reciprocità, esortando gli alleati degli Stati Uniti ad aumentare le proprie spese militari per continuare a godere della protezione americana. Questo è particolarmente rilevante in Giappone, dove sono stanziati circa 60’000 soldati statunitensi. Durante la sua visita, Trump incontrerà alcuni di questi militari a bordo della portaerei USS George Washington al largo di Tokyo.
In risposta alle pressioni di Washington, la premier giapponese Sanae Takaichi ha annunciato un aumento della spesa per la difesa al 2% del PIL già dall’anno fiscale in corso, anticipando di due anni il piano originale. Come gesto di cortesia, ha anche donato a Trump delle palline da golf placcate in oro. Inoltre, Tokyo potrebbe annunciare l’acquisto di circa cento pick-up Ford F-150, un segnale di buona volontà in ambito commerciale.


