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In Romania si volta pagina

Si sceglie il nuovo presidente, il primo completamente sganciato dal vecchio Partito comunista

  • 02.11.2014, 08:45
  • 07.06.2023, 00:33
Il dado è quasi tratto

Il dado è quasi tratto

  • reuters

I rumeni si recano alle urne per eleggere il presidente, consultazione cruciale per il consolidamento della democrazia e per il rinnovamento di un paese tuttora alle prese con un alto tasso di corruzione e un sistema giudiziario non ancora pienamente indipendente.

Quello di oggi, domenica, sarà, in ogni caso, un voto destinato a imprimere un'ulteriore svolta nella storia nazionale, 25 anni dopo la caduta della dittatura. Che vinca il social-democratico Victor Ponta o il liberale Klaus Iohannis, il nuovo capo dello Stato sarà infatti il primo a non aver avuto nulla a che fare col regime di Nicolae Ceusescu.

I sondaggi dicono che il favorito è il premier uscente, che conterebbe sul 40% dei suffragi. L'avversario, esponente della minoranza d'origine germanica, non andrebbe oltre il 29%. Cifre che imporrebbero il ricorso al ballottaggio. Al secondo turno, il 16 novembre, Ponta s’imporrebbe col 55% dei favori. La presidenza andrebbe quindi alla sinistra, dopo i due mandati di Traian Basescu, uomo della destra che, come Costituzione vuole, non ha potuto ripresentarsi.

ANSA/dg

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