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Iran aperto al dialogo, ma una soluzione resta ancora lontana

Continuano le ostilità fra Israele e Iran, mentre si intensificano gli sforzi di mediazione a livello internazionale - Incontro ad alto livello a Ginevra - Chiusa l’ambasciata svizzera a Teheran

  • Ieri, 07:21
  • Ieri, 23:01
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Soccorritori e forze di sicurezza sul luogo di un impatto a Haifa

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Di: RSI Info 

È trascorsa esattamente una settimana dall’inizio della vasta offensiva aerea con cui Israele, nell’intento di distruggere i siti del programma nucleare iraniano, ha aperto le ostilità militari con la Repubblica islamica. Gli attacchi incrociati fra i due Paesi proseguono: l’aviazione dello Stato ebraico ha quindi effettuato nella notte, con più di 60 aerei da combattimento, una nuova serie di incursioni in Iran. Teheran ha risposto con una nuova salva di missili nel pomeriggio. Ad Haifa si contano almeno 17 feriti, 2 dei quali gravi.

Si stima che i raid israeliani abbiano finora causato in Iran centinaia di morti. Sono invece finora una ventina i civili che in Israele hanno perso la vita a seguito dei contrattacchi iraniani. La situazione a Teheran non consente più di garantire la sicurezza dei diplomatici svizzeri che, lo ricordiamo, vi rappresentano anche gli interessi statunitensi: l’ambasciata è stata chiusa.

Intanto, sullo sfondo del conflitto, si intensificano i tentativi di mediazione internazionale. Oggi (venerdì) si è tenuto a Ginevra un incontro fra il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi e i suoi omologhi di Gran Bretagna, Francia e Germania, assieme all’alta rappresentante dell’UE per la politica estera Kaja Kallas, da cui è emerso che l’Iran resta aperto al dialogo, ma anche che una soluzione negoziale è ancora molto lontana.

02:28

Israele - Iran, il conflitto prosegue

Telegiornale 20.06.2025, 20:00

01:55

Continua il conflitto tra Israele e Iran

Telegiornale 20.06.2025, 12:30

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Ieri, 23:19

Nuovi attacchi in serata tra Israele e Iran

Nelle ultime ore, circa 15 caccia israeliani hanno completato una serie di attacchi contro siti di lancio di missili nell’Iran occidentale: lo ha fatto sapere l’esercito israeliano su Telegram.

Poco dopo, un drone lanciato dall’Iran verso il territorio israeliano è stato intercettato dall’aeronautica nel nord di Israele. “Non sono state attivate le sirene, come da protocollo”, precisa l’Idf.

Ieri, 22:57

Trump smonta le ambizioni europee: “L’Iran vuole parlare con noi, non con loro”

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato venerdì che gli europei non saranno utili per risolvere la guerra tra Iran e Israele, dopo l’incontro a Ginevra tra i ministri degli Esteri europei e quello iraniano.

“L’Iran non vuole parlare con l’Europa. Vuole parlare con noi. L’Europa non sarà in grado di aiutarci su questo tema”, ha dichiarato il Presidente degli Stati Uniti al suo arrivo a Morristown, nel New Jersey.

Donald Trump ha aggiunto che il termine di due settimane per prendere una decisione sull’intervento diretto degli Stati Uniti in Iran è un “massimo”.

Ieri, 21:29

Trump riunisce il Consiglio per la sicurezza e muove i jet dal Qatar

Donald Trump continua a restare alla finestra sull’Iran, riunendo nuovamente il Consiglio per la sicurezza nazionale (questa volta nello Studio Ovale, non nella Situation Room), nel giorno in cui la diplomazia del Vecchio Continente ha tentato l’ultima mediazione con Teheran, a Ginevra, e all’ONU va in scena il duello tra Israele e Iran.

Un’iniziativa, quella europea, coordinata con Washington. In particolare tramite il segretario di Stato Marco Rubio, che alla vigilia dell’incontro ha sentito il ministro degli Esteri francesi Jean-Noël Barrot e visto a Washington - insieme all’inviato Steve Witkoff - il collega britannico David Lammy. Proprio quest’ultimo ha rilanciato l’opportunità di “una finestra di due settimane per ottenere una soluzione diplomatica”, facendosi scudo dell’arco temporale indicato dalla Casa Bianca per la decisione di Trump se attaccare o meno l’Iran.

Intanto, come risulta da varie immagini satellitari, decine di aerei da guerra americani sono spariti dalla base aerea di Al Udeid, alle porte di Doha, in Qatar, il quartier generale avanzato del Comando Centrale dell’esercito statunitense. Di solito, la base è piena di aerei da trasporto, jet da combattimento e droni. Anche le navi della base della Quinta Flotta della Marina Militare USA in Bahrein sono state portate via. Si tratterebbe di una mossa per garantire che gli aerei e le navi da combattimento non vengano distrutti in caso di attacco, in una regione dove gli Stati Uniti hanno 40 mila soldati. L’evoluzione della situazione è stata esaminata nella riunione del team di sicurezza della Casa Bianca, durata due ore.

Ieri, 21:24

Colloqui Europa-Iran, apertura al dialogo “ma solo se Israele si ferma”

Nessun passo avanti concreto a Ginevra per la diplomazia europea che ha discusso con il ministro degli Esteri iraniano – Teheran “non può avere la bomba”, ma non “può esserci solo una soluzione militare”

Ieri, 20:51

Un terremoto di magnitudo 5,1 scuote il nord dell’Iran

Un terremoto di magnitudo 5,1 della scala Richter ha scosso venerdì il nord dell’Iran, secondo quanto riferito dal Servizio geologico degli Stati Uniti (USGS), nel bel mezzo della guerra scatenata da Israele contro la Repubblica islamica.

L’epicentro della scossa è stato localizzato a 10 km di profondità, circa 37 km a sud-ovest della città di Semnan, secondo la stessa fonte. L’agenzia di stampa iraniana Tasnim ha riferito di un terremoto di magnitudo 5,2. Non si hanno al momento notizie di vittime o danni.

Ieri, 17:19

Grossi, colpire la centrale di Bushehr causerebbe un disastro

Un attacco diretto contro la centrale nucleare iraniana di Bushehr, attualmente operativa, avrebbe conseguenze “gravi”, potendo rilasciare grandi quantità di radiazioni nell’ambiente, ha avvertito venerdì il direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) durante una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, sottolineando che il sito ospita migliaia di tonnellate di materiale nucleare.

“I Paesi della regione mi hanno contattato direttamente nelle ultime ore per esprimere le loro preoccupazioni e voglio che sia molto chiaro: in caso di attacco contro la centrale nucleare di Bushehr, un impatto diretto provocherebbe un livello molto elevato di radioattività nell’ambiente”, ha evidenziato. “Allo stesso modo, un attacco che interrompesse le due linee elettriche che alimentano la centrale potrebbe provocare la fusione del nocciolo del reattore, con conseguente rilascio di alti livelli di radioattività nell’ambiente”.

“Nello scenario peggiore, entrambi i casi potrebbero richiedere misure di protezione, come l’evacuazione della popolazione e il loro rifugio, o la necessità di assumere iodio, su distanze che vanno da pochi chilometri a centinaia di chilometri”, ha insistito.

Grossi si è inoltre detto preoccupato per i rischi di un attacco contro il reattore di ricerca a Teheran, che “potrebbe avere conseguenze gravi, potenzialmente per ampie parti” della città e dei suoi abitanti. A questo punto, gli attacchi israeliani contro l’Iran “non hanno provocato rilasci di radiazioni che abbiano colpito il pubblico”, ha osservato. Ma “esiste il pericolo che ciò possa accadere”.

Ieri, 17:02

Guterres chiede il ritorno al negoziato per colmare il divario di fiducia

“La non proliferazione è fondamentale per la sicurezza di tutti noi. Il Trattato di non proliferazione è una pietra angolare della sicurezza internazionale e l’Iran deve rispettarlo”. Lo ha detto il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres in Consiglio di sicurezza sulla crisi tra Israele e Iran. “Teheran ha ripetutamente dichiarato di non voler acquisire armi nucleari - ha aggiunto - Riconosciamo che esiste un divario di fiducia, e l’unico modo per colmarlo è attraverso la diplomazia, per trovare una soluzione credibile, completa e verificabile, che includa il pieno accesso agli ispettori dell’AIEA. Affinché tutto ciò sia possibile, chiedo la cessazione dei combattimenti e il ritorno a negoziati seri”.

Ieri, 16:30

La Gran Bretagna ritira lo staff diplomatico dall'Iran

Anche Londra ha deciso di tutelare i funzionari diplomatici ancora attivi in Iran e ne ha disposto il ritiro. Una misura precauzionale, ha reso noto il Foreign Office.

Ieri, 16:27

Manifestazioni contro Israele in diverse capitali di Paesi musulmani

Migliaia di persone hanno manifestato contro Israele oggi dopo la preghiera del venerdì a Teheran ma anche in altre capitali di Paesi musulmani (o religiosamente misti come il Libano), da Baghdad a Sanaa.

In Iran, in particolare, dove cortei si sono svolti anche a Tabriz e Shiraz, sono stati scanditi slogan a sostegno della Repubblica islamica e delle principali figure del regime.

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Una bandiera israeliana e una statunitense date alle fiamme a Teheran

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Ieri, 15:51

Cominciato l'incontro di Ginevra

È cominciato alle 15.30 a Ginevra l’incontro fra i tre Paesi europei e l’Iran sul nucleare. L’Iran sarebbe pronto a negoziare “limitazioni” ai suoi programmi d’arricchimento dell’uranio “a uso civile”, ma “respinge categoricamente” ogni proposta “di arricchimento zero”, tanto più alla luce dell’attacco d’Israele. Lo riporta il sito della Reuters, citando una fonte diplomatica di Teheran.

Ieri, 15:09

I diplomatici della rappresentanza hanno lasciato l'Iran

L’attuale situazione non consente di garantire la sicurezza del personale e dei locali, ha dichiarato Ignazio Cassis in conferenza stampa.

Ieri, 14:47

Nuova salva di missili su Israele

L’Iran ha lanciato una nuova salva di missili in direzione di Israele, segnalate diverse esplosioni a Tel Aviv e Gerusalemme. Le sirene di allarme hanno risuonato per avvertire la popolazione di recarsi nei rifugi, che hanno potuto lasciare dopo pochi minuti. I missili erano 20, ci sono stati impatti in tutto il Paese, secondo il Times of Israel. Colpita anche Haifa, dove si contano 19 feriti.

Ieri, 13:44

Accordo a Ginevra? Rossier non ci crede

L’ex segretario di stato per gli affari esteri, Yves Rossier, a RTS ha detto di non credere molto in un accordo a Ginevra fra l’Iran e i rappresentanti delle diplomazie di tre grandi Paesi europei oltre che dell’UE. “Il fulcro del problema è in Israele, i cui obiettivi non sono sempre facili da decifrare, e negli Stati Uniti”. Rossier dubita che Teheran possa accettare un’intesa “mentre è sotto le bombe”.

00:37

RG 12.30 del 20.06.2025 La voce di Yves Rossier

RSI Info 20.06.2025, 13:40

Ieri, 12:46

Nave riporta israeliani in patria

Una nave partita da Cipro e approdata in mattinata ad Ashdod ha riportato in patria oltre 1’500 dei circa 100’000-150’000 israeliani bloccati all’estero dalla chiusura dello spazio aereo all’inizio del conflitto con l’Iran.

Ieri, 12:45

"Intensificare gli attacchi sull'Iran e colpire i simboli del regime"

Il ministro della difesa israeliano Israel Katz ha detto di aver ordinato all’esercito di “intensificare gli attacchi sull’Iran e colpire i simboli del regime”.

Ieri, 12:03

Dall'Europa a Teheran "un'offerta completa"

Francia, Regno Unito e Germania faranno all’Iran “un’offerta negoziale completa” comprendente il nucleare, le attività balistiche e il finanziamento dei gruppi che Teheran sostiene in Medio Oriente, come Hezbollah in Libano. Lo ha detto Emmanuel Macron, nel giorno di un incontro fra i rappresentanti di Parigi, Londra e Berlino e il ministro degli esteri iraniano Aragchi a Ginevra. Macron ha anche esortato Israele a cessare il bombardamento delle infrastrutture civili iraniane.

02:41

Ginevra, al via colloqui sull'Iran

Telegiornale 20.06.2025, 12:30

Ieri, 11:56

Mosca non intende evacuare i tecnici attivi nella centrale di Bushehr

Mosca non ha per ora piani per evacuare le centinaia di tecnici russi che lavorano nella centrale nucleare iraniana di Bushehr, sul Golfo Persico, ma ha ottenuto “garanzie” sulla loro sicurezza. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. La centrale di Bushehr, costruita con l’aiuto della Russia e impiegata per la produzione di energia elettrica, è alimentata con uranio arricchito fornito da Mosca. Il presidente Vladimir Putin ha detto che nell’impianto lavorano 250 russi, oltre ad altri che arrivano in missione, per un totale che potrebbe raggiungere i 600.

Ieri, 10:51

Iran: con gli attacchi, nessun negoziato

L’Iran ha escluso qualsiasi negoziato con gli Stati Uniti, finché le forze israeliane continueranno a colpire il Paese. Lo ha dichiarato Abbas Araghchi, in un’intervista diffusa stamani dalla televisione di Stato iraniana.

“Gli americani hanno inoltrato a più riprese messaggi per invitare seriamente a negoziare. Ma noi abbiamo chiaramente indicato che, finché l’aggressione non si fermerà, non ci sarà spazio per la diplomazia e il dialogo”, ha affermato il ministro degli esteri iraniano.

Araghchi si incontrerà in giornata a Ginevra con i suoi omologhi di Regno Unito, Germania e Francia, nonché con l’alta rappresentante per la politica estera dell’UE Kaja Kallas.

Ieri, 10:15

Oltre 600 morti in Iran secondo una ONG

È salito ad almeno 657 morti stimati e oltre 2’000 feriti il bilancio indicativo delle vittime dei raid condotti da Israele contro l’Iran aggiornato oggi da Human Rights Activists News Agency (Hrana, organizzazione non governativa indipendente iraniana che si occupa di diritti umani, a una settimana esatta dall’inizio dell’attacco. L’ONG - citata daIl’Iran International, portale legato all’opposizione all’estero con base a Londra - indica non più di 164 degli uccisi come militari o appartenenti ai corpi di sicurezza, con 263 morti civili accertati e altri 230 da identificare.

Ieri, 08:56

Ministro iraniano a Ginevra, cosa attendersi?

Oggi a Ginevra arriva il ministro degli esteri Iraniano Araqchi, a colloquio con i ministri degli esteri di Germania, Francia, Regno Unito e con Kaja Kallas, l’alta rappresentate della diplomazia europea. Quali le aspettative riguardo a questo incontro? Le spiegazioni di Nicola Pedde, direttore di ricerca sul Medio Oriente e il Golfo Persico al Centro Militare di Studi Strategici di Roma.

01:22

RG 07.00 del 20.06.2025 L’opinione del professor Nicola Pedde

RSI Info 20.06.2025, 08:55

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Ieri, 07:51

Nuove incursioni nella notte a Teheran

Le forze israeliane (IDF) hanno dichiarato di aver bombardato durante la notte decine di obiettivi nel cuore di Teheran, colpendo, in particolare, la sede dell’organizzazione responsabile per la ricerca e lo sviluppo del programma nucleare dell’Iran. È quanto afferma un comunicato diffuso poco fa.

Ieri, 07:33

Missile iraniano causa devastazione nel sud di Israele

Un singolo missile balistico lanciato dall’Iran ha provocato un’ingente devastazione a Beer Sheva, nel sud di Israele. Il razzo, caduto stamani in un parcheggio nei pressi di immobili residenziali ha distrutto diversi appartamenti, lasciando un cratere a terra. Si segnalano inoltre veicoli in fiamme, nonché crolli di facciate di edifici e balconi. Almeno 7 persone hanno riportato ferite.

Ieri, 07:30

I costi delle guerre di Israele

Più di 67 miliardi di dollari per la guerra a Gaza e 735 milioni di dollari al giorno per il conflitto in Iran. Sono le cifre, riportate da una testata del gruppo The Times, delle spese militari di Israele.

Lo Stato ebraico sta affrontando attualmente il periodo militare più oneroso della sua storia, rileva la testata interrogandosi sulla sostenibilità di questi costi. La stessa fonte sottolinea inoltre che il bilancio del Ministero della Difesa è quasi raddoppiato in soli 2 anni ed assorbe ora quasi il 7% del PIL del Paese.

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