È trascorsa esattamente una settimana dall’inizio della vasta offensiva aerea con cui Israele, nell’intento di distruggere i siti del programma nucleare iraniano, ha aperto le ostilità militari con la Repubblica islamica. Gli attacchi incrociati fra i due Paesi proseguono: l’aviazione dello Stato ebraico ha quindi effettuato nella notte, con più di 60 aerei da combattimento, una nuova serie di incursioni in Iran. Teheran ha risposto con una nuova salva di missili nel pomeriggio. Ad Haifa si contano almeno 17 feriti, 2 dei quali gravi.
Si stima che i raid israeliani abbiano finora causato in Iran centinaia di morti. Sono invece finora una ventina i civili che in Israele hanno perso la vita a seguito dei contrattacchi iraniani. La situazione a Teheran non consente più di garantire la sicurezza dei diplomatici svizzeri che, lo ricordiamo, vi rappresentano anche gli interessi statunitensi: l’ambasciata è stata chiusa.
Intanto, sullo sfondo del conflitto, si intensificano i tentativi di mediazione internazionale. Oggi (venerdì) si è tenuto a Ginevra un incontro fra il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi e i suoi omologhi di Gran Bretagna, Francia e Germania, assieme all’alta rappresentante dell’UE per la politica estera Kaja Kallas, da cui è emerso che l’Iran resta aperto al dialogo, ma anche che una soluzione negoziale è ancora molto lontana.

Israele - Iran, il conflitto prosegue
Telegiornale 20.06.2025, 20:00

Continua il conflitto tra Israele e Iran
Telegiornale 20.06.2025, 12:30