Il caos regna a Baghdad, dove il presidente della Repubblica, Fuad Masum, ha incaricato un esponente sciita, Haidar al Abadi, di formare un nuovo governo che favorisca una riconciliazione con la comunità sunnita, ma il premier in carica Nuri al Maliki non dà segno di volersi dimettere.
Nel frattempo le forze dello Stato islamico (ISIS) hanno conquistato la città di Jalawla, 130 chilometri a nord-est di Baghdad, dopo che ieri avevano perduto quelle di Makhmur e Guwair, dove erano entrati i Peshmerga curdi, appoggiati dai raid aerei americani.
Mentre continua il dramma di decine di migliaia di profughi della minoranza Yazidi, fuggiti nei giorni scorsi dalla città di Sinjar conquistata dai jihadisti. Secondo la deputata Vian Dakhil, appartenente a questa comunità, "50 bambini al giorno" muoiono sulle montagne intorno a Sinjar, dove molti sfollati sono bloccati senza viveri ed acqua. Altre migliaia, invece, affrontano in condizioni difficilissime il viaggio verso la frontiera siriana, distante decine di chilometri, per mettersi in salvo.
Intanto gli Stati Uniti hanno detto che stanno fornendo anche direttamente armi ai miliziani curdi.
ansa/ZZ/joe.p.
Yazidi: una madre con il figlio
Il fuga dallo Stato Islamico
TG20 DEL 11.08.2014: "IRAQ, CAMBIO AL VERTICE" DI JONAS MARTI
RSI Info 11.08.2014, 20:50