I due più alti dirigenti superstiti dei Khmer rossi sono stati condannati alla prigione a vita per crimini contro l'umanità dal Tribunale cambogiano di Phnom Penh sostenuto dalle Nazioni Unite.
Si tratta dell'ideologo del regime, l'ormai 88enne Nuon Chea e dell'uomo che fu a capo dell'allora Kampuchea democratica, l'83enne Khieu Samphan. I due sono ritenuti responsabili dei trasferimenti forzati della popolazione dalle città alle campagne dopo la loro salita al potere nel 1975.
Gli ottuagenari, che hanno sempre negato le accuse, hanno dichiarato che ricorreranno contro la decisione.
ATS/AFP/Red.MM
RG 07.00 del 07/08/2014: Il servizio di Manjula Bhatia
RSI New Articles 07.08.2014, 09:38
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RG delle 12.30 del 7.08.14; il servizio di Pierre Ograbek
RSI New Articles 07.08.2014, 14:58
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