Tre ucraini che sarebbero stati reclutati da agenti russi sono stati arrestati per il loro presunto coinvolgimento nell’invio di pacchi esplosivi, hanno dichiarato mercoledì i procuratori tedeschi, tra le speculazioni che vedono il Cremlino dietro il sabotaggio dopo una serie di incendi a depositi postali europei.
I tre sono sospettati di essere stati in contatto con persone che lavorano per le istituzioni statali russe, che sono dietro gli attacchi, hanno dichiarato le autorità in un comunicato. Hanno inviato pacchi di prova dotati di localizzatori GPS.
Altri pacchi bomba, esplosi la scorsa estate in depositi di Gran Bretagna, Germania e Polonia, avevano spinto i funzionari delle intelligence europee a rafforzare la guardia contro la crescente minaccia di attacchi ibridi, amplificatasi dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia a febbraio 2022.
Due degli uomini, identificati secondo le leggi tedesche sulla privacy come Vladyslav T. e Daniil B., sono stati arrestati nel fine settimana in Germania. Un altro, identificato come Yevhen B., è stato arrestato martedì in Svizzera.
“Gli accusati sono fortemente sospettati di aver agito come agenti russi a scopo di sabotaggio”, si legge in un comunicato. Secondo quanto rimarcano i procuratori tedeschi, i tre presunti sabotatori si sono accordati con uno o più entità statali russe per inviare dispositivi esplosivi per posta a destinatari in Ucraina come parte di un complotto attivo almeno fino alla fine di marzo 2025.
La mano di Mosca dietro a sabotaggi in Europa
RSI Info 14.05.2025, 13:57
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