Non si placano negli Stati Uniti le polemiche su Pete Hegseth. Il Segretario alla Difesa, o come lui preferisce definirsi “della Guerra”, è finito nella bufera dopo l’uccisione dei superstiti di una nave affondata nel primo dei ventidue bombardamenti contro presunti narcotrafficanti nel Mar dei Caraibi.
A due mesi dai fatti la stampa ha rivelato che gli Stati Uniti spararono più volte. Tra due e quattro colpi per assicurarsi di uccidere anche i naufraghi.
Un potenziale crimine di guerra, prima negato o schernito online con un post dal capo del Pentagono, Hegseth, che poi davanti al resto dell’Amministrazione Trump, si è giustificato così: “Ho seguito il primo attacco in diretta. Ma al Ministero della Guerra abbiamo molto da fare. Per questo non sono rimasto fino alla fine. Solo più tardi ho saputo che il comandante sul campo aveva preso quella decisione ed era pienamente autorizzato a farlo”.
La responsabilità dell’azione è stata data dunque al comandante, l’ammiraglio Frank Bradley, che è stato chiamato a spiegarsi al Congresso, difendendo l’azione contro quelli che sono ritenuti terroristi. Ma dopo aver visionato a porte chiuse le immagini dell’attacco, gli interrogativi rimangono. “Quello che ho visto - ha detto il democratico Jim Himes, deputato della Camera dei rappresentanti - è stato tra i momenti più inquietanti della mia vita: due persone in evidente difficoltà, senza modo di muoversi, con la barca distrutta, uccise dagli Stati Uniti”.
A pesare sulla posizione del Segretario alla Difesa è anche quanto già sostenuto in passato, quando faceva televisione su Fox News, e giustificava i crimini di guerra commessi in Iraq.
Donald Trump e i repubblicani invece lo difendono e lo giustificano. “Io non ho visto sopravvissuti. L’imbarcazione era avvolta dalle fiamme, un’esplosione, fuoco e fumo. Non si vedeva nulla. Ora è tutto digitale. È la cosiddetta nebbia della guerra. Ed è ciò che voi della stampa non capite”, ha detto ancora Hegseth
Ma la stampa oggi riporta pure le conclusioni dell’inchiesta sull’uso dell’app di messaggistica Signal durante gli attacchi in Yemen in primavera. Usando quella chat il Segretario alla difesa mise in pericolo i soldati americani. E dunque, come sottolinea il corrispondente della RSI da Washington, Massimiliano Herber, “Pete Hegseth pare sempre più l’anello fragile dell’Amministrazione Trump e la sua discussa gestione della Difesa americana pare indebolire anche la Presidenza Trump che lo ha voluto con forza alla testa del Pentagono”.









