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Incriminato anche John Bolton, diventato avversario di Trump

Sono 18 i capi d’accusa contro l’ex consigliere alla sicurezza del presidente USA

  • 2 ore fa
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L'ultima apparizione di John Bolton alla Casa Bianca.jfif

John Bolton, in una foto del 22 maggio 2018, nello Studio Ovale della Casa Bianca

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Di: Reuters/ATS/M. Ang. 

John Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump e uno dei critici del presidente repubblicano, è stato incriminato giovedì con l’accusa di aver gestito in modo improprio informazioni riservate. Il suo avvocato aveva precedentemente negato che Bolton fosse coinvolto in atti illeciti.

Bolton è accusato, tra l’altro, di aver usato un account email per inviare informazioni giornaliere sulle sue attività da consigliere per la sicurezza nel 2018 e nel 2019 a due persone prive di autorizzazione di sicurezza. Molti dei messaggi includevano “informazioni sulla difesa nazionale” inclusi dettagli classificati come top secret, si legge nell’accusa, secondo la quale le email sarebbero state poi hackerate da qualcuno legato al governo iraniano.

L’atto di accusa, depositato presso il tribunale federale del Maryland, imputa a Bolton otto capi d’accusa per trasmissione di informazioni relative alla difesa nazionale e dieci capi d’accusa per detenzione di informazioni relative alla difesa nazionale, tutti in violazione dell’Espionage Act.

Ciascun capo d’accusa è punibile con una pena detentiva fino a dieci anni se Bolton viene condannato.

Bolton è da tempo nel mirino del presidente USA e la sua incriminazione va ad allungare la lista degli avversari della Casa Bianca ‘puniti’ dal Dipartimento di Giustizia, dopo l’ex direttore dell’Fbi James Comey e la procuratrice di New York Letitia James. E Trump continua a scaricare la sua rabbia anche sul senatore democratico Adam Schiff e sull’ex procuratore speciale Jack Smith.

Trump, che ha condotto la sua campagna presidenziale promettendo vendetta dopo aver affrontato una serie di problemi legali al termine del suo primo mandato alla Casa Bianca nel 2021, ha abolito norme decennali volte a proteggere le forze dell’ordine federali dalle pressioni politiche. Negli ultimi mesi, ha attivamente spinto il Dipartimento di Giustizia del Procuratore Generale Pam Bondi a presentare accuse contro i suoi presunti avversari, arrivando persino a cacciare un procuratore che riteneva troppo lento nell’agire in tal senso. Interrogato dai giornalisti alla Casa Bianca sull’accusa contro Bolton giovedì, Trump ha detto: “È un cattivo ragazzo”.

Durante la prima amministrazione Trump, il Dipartimento di Giustizia aveva lanciato un’indagine contro Bolton per accertare se avesse usato informazioni riservate per il suo libro di memorie ‘The Room Where it Happened’, pubblicato dopo la sua uscita dalla Casa Bianca nel settembre 2019. Nel 2020 la Casa Bianca di Trump chiese alla giustizia di bloccare la pubblicazione del libro, quando molti estratti erano però già stati pubblicati. Il tribunale respinse la richiesta e nel 2021 l’amministrazione chiuse l’inchiesta contro Bolton. La partita sembrava a quel punto chiusa ma Trump appena tornato alla Casa Bianca prima gli ha tolto il nulla osta alla sicurezza, poi la scorta nonostante Bolton fosse target di un complotto da parte dell’Iran per ucciderlo. In agosto l’Fbi di Kash Patel, fedelissimo del presidente, gli ha mandato gli agenti a casa e nei suoi uffici per una perquisizione, in quello che è stato l’ultimo passaggio prima dell’incriminazione.

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