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Mannheim, condannato all’ergastolo l’uomo che uccise un agente

Il rifugiato afghano aveva accoltellato diverse persone durante una manifestazione anti-Islam nel maggio del 2024

  • 16 settembre, 12:12
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L’uomo ha dichiarato di essersi radicalizzato ispirandosi all’ideologia dello Stato Islamico attraverso contenuti diffusi sui social media

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Di: ATS/Radiogiornale/YR 

In Germania, un rifugiato afghano è stato condannato all’ergastolo per aver accoltellato sei persone durante una manifestazione anti-Islam a Mannheim, nel maggio 2024. Tra le vittime, un agente di polizia intervenuto per fermare l’aggressione, deceduto in seguito alle ferite riportate.

L’uomo ha dichiarato di essersi radicalizzato dopo l’inizio dell’offensiva israeliana contro Hamas nella Striscia di Gaza, ispirandosi all’ideologia dello Stato Islamico attraverso contenuti diffusi sui social media.

Il tribunale di Stoccarda ha riconosciuto una “particolare gravità della colpa”, escludendo la possibilità di rilascio anticipato. L’uomo aveva utilizzato un grosso coltello da caccia per colpire un oratore e diversi partecipanti al raduno organizzato dal gruppo Pax Europa, prima di ferire mortalmente il poliziotto.

La sentenza arriva in un momento delicato per la Germania, dove è in corso un acceso dibattito sulla ripresa delle espulsioni verso l’Afghanistan, riavviate nel 2024 dopo colloqui con il governo talebano, che Berlino non riconosce ufficialmente.

Radiogiornale 12.30 del 16.09.2025

01:00

Aggressione con coltello a Mannheim

Telegiornale 31.05.2024, 20:00

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