Mercoledì sera inizia il pellegrinaggio dell’Hajj alla Mecca, in Arabia Saudita, dove ogni anno i musulmani pregano e compiono sette giri attorno alla Kaaba nella Grande Moschea. Il rito fa parte dei cinque pilastri dell’Islam ed è un evento irrinunciabile per i fedeli che si immergono in rituali e atti di culto che hanno avuto origine più di 1’400 anni fa.
Sicurezza e tecnologia parole d’ordine del 2025
Durante il pellegrinaggio dello scorso anno le temperature hanno toccato i 47 gradi ed i fedeli si sono dovuti confrontare con il sole cocente ed il caldo soffocante, condizioni che hanno portato alla morte di oltre 1’300 persone.
Negli anni diverse concause hanno favorito la morte dei pellegrini, come la calca, le intemperie o il crollo di una gru nel 2015. Per far fronte a questi rischi lo Stato saudita ha deciso di rafforzare la regolamentazione sugli accessi, sul comportamento da tenere, impiegando anche supporti tecnologici. È stato raccomandato ai pellegrini di essere prudenti sotto al sole, evitando di uscire durante il giorno e di scoprire il capo, salvo che per i rituali. Un kit ufficiale spiega come riconoscere i sintomi della deidratazione e ha enfatizzato l’importanza di indossare abiti chiari e di utilizzare l’ombrello.
Uno dei più grandi cambiamenti introdotti quest’anno dall’Arabia Saudita è il divieto di accesso alla Mecca per i minori di 12 anni. Riyad ha deciso di inserire questa limitazione per garantire la sicurezza dei più giovani durante il pellegrinaggio, che potrebbe rappresentare un grande rischio a causa dell’enorme folla.
Oltre agli accorgimenti e alle limitazioni imposte dalle autorità saudite, durante questo Hajj la Protezione civile impiegherà droni per sorvegliare e monitorare l’evento, ma anche per spegnere gli incendi.
Il rischio rimane comunque molto alto
Nonostante le innovazioni introdotte quest’anno, il rischio di incidenti è sempre alto. È infatti molto difficile evitare gli assembramenti e il caldo alla Mecca, soprattutto perché l’Hajj si celebra all’esterno e le temperature hanno già raggiunto i 41 gradi.
Inoltre, il grande numero di pellegrini (oltre un milione e mezzo nel 2024) e le alte temperature rendono difficile il controllo sulla folla e il raffreddamento, anche se i sauditi spendono miliardi di dollari in tal senso.